Il Sedicesimo Presidente degli Stati Uniti d’America Abraham Lincoln aveva sognato la sua morte. Tre giorni prima di venire assassinato, Lincoln ha raccontato ad un suo caro amico, Ward Hill Lamon e a sua moglie Mary Todd Lincoln di avere da poco fatto un sogno che lo aveva turbato parecchio. Abraham Lincoln era convinto che presto gli sarebbe successo qualcosa di brutto.
Il sogno di Abraham Lincoln
Più o meno dieci giorni fa, sono andato al letto molto tardi. Ero rimasto in piedi ad aspettare importanti dispacci dal fronte. Ero esausto e ci ho messo davvero poco tempo a prendere sonno. Non appena ho iniziato ad addormentarmi, avvertivo intorno a me un’immobilità simile alla morte. Poi ho cominciato a sentire dei singhiozzi sommessi, come se un certo numero di persone stesse piangendo. Avevo lasciato il mio letto stavo camminando al piano di sotto. Il silenzio inquietante che era di nuovo calato fu rotto dagli stessi pietosi singhiozzi, ma le persone in lutto erano invisibili. Poi ho camminato da una stanza all’altra; non c’era nessuno eppure gli stessi tristi suoni di angoscia continuavano a risuonare. Tutte le stanze erano illuminate e ogni oggetto al loro interno mi era familiare. Ma dov’erano tutte le persone che soffrivano come se i loro cuori si stessero spezzando? Ero sconcertato e ansioso. Perché piangevano? Ero deciso a trovare una spiegazione a questo sconvolgente mistero e così ho proseguito fino a quando non sono finito nella East Room. Lì ho incontrato una sorpresa disgustosa. Davanti a me c’era un catafalco, sul quale era avvolto un cadavere in paramenti funebri . Ho notato là dove stazionavano soldati che facevano da guardie; e c’era un gruppo di persone che guardavano tristemente il cadavere, incapaci di vedere il volto perché era coperto, altri piangevano pietosamente. «Chi è morto alla Casa Bianca?» Ho chiesto a uno dei soldati, «Il presidente», è stata la sua risposta, «è stato ucciso da un assassino». Poi un forte scoppio di dolore dalla folla, e sono saltato fuori dal mio sonno. Quella notte non riuscii più a dormire; e sebbene fosse solo un sogno, da allora ne sono stato stranamente infastidito
Abraham Lincoln
Soltanto tre giorni dopo aver raccontato il suo sogno, Abraham Lincoln fu assassinato. Il 14 aprile 1865, John Wilkes Booth, un popolare attore e simpatizzante dei confederati, sparò e uccise il presidente Abraham Lincoln al Ford’s Theatre di Washington, DC.
Booth si diresse verso il palco privato che ospitava Abraham e sua moglie Mary mentre guardavano uno spettacolo. Entrato nel palco privato ha sparato a Lincoln alla nuca con una derringer calibro 44.
L’assassino fuggì e ne seguì una delle più grandi cacce all’uomo in La nostra storia. La caccia impiegò oltre 10.000 soldati federali, seguiti da detective e polizia di stato. Alla fine, John Booth fu catturato.
L’Interpretazione Del Sogno di morte di Abraham Lincoln
Assumiamo per ipotesi che Abraham Lincoln abbia davvero raccontato a sua moglie e al suo confidente Ward Lamon questo sogno. Se l’intera faccenda fosse vera allora Abraham Lincoln avrebbe potuto salvarsi la vita. Il suo sogno di morte era pieno di segnali che il Presidente non ha saputo interpretare.
Nel suo sogno, Lincoln racconta di una “immobilità simile alla morte” tutto intorno a lui. Questo aspetto potrebbe simboleggiare le emozioni che avrebbe provato subito dopo essere stato colpito. Spesse volte, sapere di essere ad un passo della morte può dare un inquietante senso di pace e calma. I “singhiozzi” che Lincoln ha ascoltato in sogno rappresentavano la tristezza degli altri intorno a lui mentre era morto o stava morendo.
Camminare da una stanza all’altra della Casa Bianca potrebbe aver simboleggiato un’esperienza del corpo. Lincoln, nel sogno, non poteva essere visto ma ascolrava perfettamente le grida di dolore di chi gli era intorno. Il sogno stava usavando questo simbolo per dirgli che ora era un fantasma o uno spirito.
Una volta arrivato nella “East Room” si è trovato davanti a un catafalco. Un catafalco è un’impalcatura che serve di sostegno ad una bara durante le cerimonie funebri.
Guardie, Soldati … e attori
Lincoln racconta di aver notato in sogno “dei soldati che fungevano da guardie”. Così come quei soldati si prestavano a fare i soldati così gli attori si prestano ad essere qualsiasi altra cosa il loro ruolo impine loro. John Booth era un attore.
Chi è morto alla Casa Bianca? Ha chiesto Lincoln a uno dei soldati, «Il presidente», ha risposto un soldato. «è stato ucciso da un assassino!»
Poi si è svegliato.