L’adipocera si forma quando le cellule adipose vengono private dell’ossigeno. Il fenomeno è più comune nei cadaveri di bambini e donne, a causa del loro maggior contenuto di grassi. L’adipocera può conservare un cadavere per decenni, talvolta anche un secolo. Se messi nelle giuste condizioni, anche i cadaveri dei soggetti maschi sono a rischio. Questo processo non è molto raro, ma neanche così frequente.
L’adipocera si verifica nei cadaveri trovati in ambienti umidi e freddi, come possono essere un terreno bagnato, il fango sul fondo di un lago, e qualche volta anche in una bara sigillata. Può verificarsi con corpi sia imbalsamati che non trattati, di solito formandosi sulle guance, il seno, l’addome e le natiche. Nel caso in cui un cadavere rimanga immerso in acqua gelida per un lungo periodo di tempo, il corpo può saponificarsi completamente.
Sulla terraferma, i cadaveri trovati avvolti il teli di plastica, hanno sviluppato adipocera. Questo perché la plastica fornisce un ambiente umido di per sé.
Nella scienza forense, lo studio della formazione di adipocere per stimare il tempo della morte non è molto importante poiché la velocità del processo della sua formazione dipende da molte variabili. Dalla temperatura ad esempio. La formazione di adipocera è accelerato dal calore, mentre le temperature estreme la ostacolano.
In determinate condizioni, in ambienti umidi e anaerobici, questo processo può portare l’intero corpo a trasformarsi in Adipocera. Il fenomeno è noto come saponificazione. La saponificazione è in scienza la conversione degli acidi grassi in sapone che attraverso l’idrolisi crea glicerina.
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