L’autofobia, o monofobia, è la paura di essere soli. Essere soli, anche in un luogo solitamente confortante come la propria casa, può provocare una grave ansia per le persone affette da queste condizioni. Le persone con autofobia sentono di aver bisogno di avere altre persone intorno per sentirsi al sicuro. Anche quando una persona autofobica sa bene di essere al sicuro, può essere colto dalla paura di:
- ladri
- estranei
- essere non amato o non desiderato
- essere colto da un problema medico improvviso
- di sentire rumori sospetti o inspiegabili
Quali sono i sintomi dell’autofobia?
I sintomi dell’autofobia includono:
- preoccuparsi ossessivamente di essere soli
- Aver paura di ciò che potrebbe accadere mentre si è soli
- sentirsi distaccati dal proprio corpo quando si è soli
- tremori, sudorazione eccessiva, dolore toracico, senso di vertigini, palpitazioni cardiache, iperventilazione e nausea quando si è da soli o in una situazione in cui si potrebbe presto presto diventarlo
- sensazione di estremo terrore quando si è da soli o in una situazione in cui si potrebbe presto diventalo
- intenso desiderio di fuggire quando si è da soli
- ansia derivante dall’anticipazione della solitudine
L’autofobia è un’ansia irrazionale può svilupparsi anche solo quando una persona teme di poter rimanere da sola. Anche se potrebbe non esserci alcuna possibilità concreta di rimanere sola, la persona non sarà comunque in grado di controllare i propri sintomi.
Come viene diagnosticata l’autofobia?
Quando uno specialista deve diagnosticare l’autofobia, eseguirà una valutazione psicologica del paziente. Lo psicologo chiederà la tua storia medica capire se un problema fisico si sta riflettendo la tua salute mentale. La valutazione psicologica arriverà solo successivamente. Tale valutazione implica il porre molte domande su attività e sentimenti quotidiani.
L’autofobia è considerata una fobia situazionale. Ciò significa che lo stare da soli provoca estrema angoscia. Per essere definito autofobico, la tua paura stare da solo ti deve provocare così tanta ansia da interferire con la tua vita quotidiana.
In alcuni casi, le persone possono avere più di una fobia. In questo caso, l’autofobia diventa ancora più difficile da diagnosticare ed affrontare.
Come tratta la autofobia?
Le persone con fobie specifiche come l’autofobia sono spesso trattate con la psicoterapia. I tipi più comuni sono la terapia dell’esposizione e la terapia cognitivo comportamentale. Stando da soli si possono avere anche altri tipi di fobie come quella delle ombre, del buio e dei fantasmi
La Desensibilizzazione
Un medico ti esporrà alle tue fobie dapprima in un ambiente controllato in cui ti senti al sicuro, e alla poi ti faranno affrontare la tua paura in una situazione di vita reale. L’obiettivo è quello di aumentare gradualmente il tempo di tolleranza nell’essere lasciato solo.
Terapia cognitivo comportamentale
Nella Terapia cognitivo-comportamentale, il tuo terapista ti esporrà alla tua fobia insegnandoti tecniche che ti aiuteranno a rimanere da solo mantenendo il controllo. Questa terapia può aiutartti ad affrontare la situazione di solitudine con molta più tranquillità. L’uso di farmaci potrebbe rivelarsi utile per ridurre i sintomi dell’autofobia fino a quando la terapia non faccia effetto.
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