E dopo aver parlato IN QUESTO ARTICOLO della possibilità che i bambini vedano i fantasmi, qui parliamo invece di bambini che hanno visto fantasmi e di quello che hanno poi raccontato di aver visto.
Il ragazzo in pigiama
Quando stavamo cercando la nostra prima casa da comprare, nostra figlia Claire stava per compiere tre anni. Durante la nostra ricerca l’abbiamo sempre portata con noi in ogni casa che visitavamo perché volevamo vedere quanto fosse a suo agio perché in fondo, quella sarebbe stata anche casa sua. Alla fine la scelta ricadde su di un trilocale al secondo piano di una palazzina del 1911 a Chicago. Quella sera, ho chiesto a Claire se la casa le piaceva e se sarebbe stata contenta di viverci. «Sì!» ha risposto mia figlia, «E anche il bambino che vive lì è davvero simpatico».
Questo mi ha colto alla sprovvista, ma ho cercato di rimanere calma. Le ho chiesto cosa volesse dire, e lei ha risposto che c’era un bambino in pigiama che aveva visto nella sala da pranzo. Ha detto che l’aveva salutata con la mano, aveva più o meno la sua età ed era da solo nella sala da pranzo. Mia figlia sapeva il suo nome (che ora non ricordo) e che aveva paura dell’acqua. Quella sera, dopo che Claire è andata a letto, ho cercato su internet modi per liberare l’energia di una casa e come comunicare con un fantasma. Ho cercato cosa fare per evitare che quella presenza potesse dare fastidio alla mia famiglia e qualsiasi altra cosa che riuscissi a trovare per assicurarmi almeno di potermi sentire a mio agio in quella casa altrimenti perfetta. Claire non ha più parlato di lui, nemmeno il giorno dopo quando le ho chiesto raccontarlo anche a mio marito — Ashlie M., mamma di due figli
L’avvistamento del cimitero
Mio figlio aveva circa 2 anni all’epoca. Stavamo passando davanti al cimitero quando ha detto: «Guarda, mamma! Persone morte. Bambini morti» Sì, tesoro , ho risposto. E infatti, stavamo passando davanti all’area dedicata ai bambini. Incuriosita, gli ho chiesto se i bambini fossero felici o tristi. «Felici, mamma!» ha risposto. «Stanno correndo intorno a quel papà» C’era in effetti un uomo in piedi, da solo, con la testa china. Mi ha scaldato il cuore, onestamente. — Erin T., mamma di due figli
La nonna
Abbiamo comprato la nostra casa da un uomo sposato da oltre 40 anni. Sua moglie è morta un paio d’anni prima che comprassimo la casa. Una sera, mentre mettevo a letto mia figlia di due anni e mezzo, ha detto: «Mamma, notte notte alla nonna!», indicando il corridoio tra la sua stanza e la mia. Più tardi ho scoperto che la mia stanza in precedenza era appartenuta alla donna morta. — Priscilla A., una mamma
L’amico fantasma
“Quando ci siamo trasferiti nella nostra casa, nostro figlio Leo di due anni e mezzo diceva di vedere un fantasma. Diceva «fantasma!» e indicava il tavolo della sala da pranzo. Un giorno, mentre raccontavo a qualcuno della storia della casa, ho menzionato un nome: Mr. Hutchinson uno dei precedenti proprietari della casa. A quel punto Leo ha detto: «Mr. Hutchinson, il mio amico fantasma?» — Amy F., mamma di due figli
La compagna di giochi di mezzanotte
Mia figlia di 4 anni mi raccontava di una bambina che voleva giocare con lei a tutte le ore del giorno e della notte. Per risolvere quello che per mia figlia stava diventando un problema anche nel bel mezzo della notte, ho lasciato a questa piccola fantasmina dei giocattoli in un armadio al piano di sopra in modo che potesse eventualmente giocare da sola. Le ho lasciato due animali di pezza: un agnello e un’anatra. Quasi ogni mattina li ritrovavo spostati. Mia figlia era in camera con suo fratello più grande, quindi so che non è stata lei ad andare di sopra e spostare i giocattoli. — Tracy B., mamma di tre figli
La porta che sbatte
Nostro figlio di quattro anni, ci racconta spesso di una bambina che chiude le porte e spegne le luci in casa. Non sa dirci che aspetto ha o dove vada quando non c’è. Premetto che non è mia abitudine parlare di fantasmi o robe del genere quindi mio figlio non può essere stato in alcun modo influenzato da qualcosa che ha sentito. Una volta ho sentito sbattere una porta così ho chiesto a mio figlio se fosse stato lui. Mi ha risposto «No, è stata la bambina perché non volevo giocare» — Dee Dee A., due figli
Una visita del nonno
Mio suocero è morto diversi anni prima che nascesse mio figlio. Morì di influenza e mio marito si era sempre sentito in colpa perché era stato lui a passargli quella brutta influenza. Non abbiamo mai parlato con nostro figlio di suo nonno, ma una mattina si è svegliato e ha detto a bruciapelo: «Papà, Don voleva che ti dicessi che sta bene». Gli abbiamo chiesto di descrivere suo nonno e lo ha fatto, nonostante non avesse mai visto una sua foto. Ha detto che era in piedi vicino a un’auto veloce con una nuvola di fumo intorno a lui. Questo aveva perfettamente senso perché mio suocero ha corso con auto sportive e ha fumato pesantemente per tutta la vita”. — Michelle K., mamma di due figli
Lascia un Commento