La convinzione che ci sia un’altra vita che ci aspetta dopo la morte è molto antica e diffusa. Mentre gli antichi egizi credevano che l’esistenza continuasse nella “Terra dei Morti”, le credenze cristiane moderne sostengono una vita ultraterrena in paradiso come ricompensa, o all’inferno come punizione. Altre teorie più recenti suggeriscono che la vita potrebbe continuare in un’altra dimensione (o piano di esistenza), forse addirittura su un altro pianeta. Siamo in grado di dire come è fatto l’aldilà?
Le “esperienze di pre-morte” (NDE) ci dicono come è fatto l’aldilà
Non ci sono prove definitive, che esista la vita dopo la morte. Tuttavia esistono sono alcuni aneddoti molto interessanti che suggeriscono che potrebbe davvero esserci l’aldilà e che addirittura ci dicono come è fatto. Racconti straordinari di reincarnazione e ricordi di vite passate, suggeriscono che dalla morte si può tornare. Molto abbondanti anche i racconti nei quali i defunti sono apparsi brevemente a familiari e amici per dire loro che stanno bene e sono felici in un altro mondo.
Le storie raccontate da persone che hanno vissuto una “esperienza di pre -morte” (NDE) sono molto affascinanti. Si stima che tra il 9 e il 18% delle persone che si sono trovate ad un passo dalla morte abbia avuto un’esperienza di pre-morte. Sebbene la scienza tradizionale suggerisca che queste esperienze siano il risultato di determinate attività cerebrali sotto stress estremo o allucinazioni provocate da droghe o farmaci, molti credono che queste esperienze siano reali e non dovrebbero essere ignorate. Se reali, potrebbero contenere gli unici indizi su come potrebbe essere l’aldilà.
Il tunnel e la luce
Una delle esperienze più comuni all’inizio di una NDE è quella di distaccarsi dal proprio corpo e fluttuare per poi volare lungo un lungo tunnel buio verso una luce bianca e brillante che molti descrivono come “amorevole“.
Come è fatto l’aldilà
Un uomo di nome Tom Sawyer ha avuto un’esperienza di pre-morte nel 1978 dopo che un incidente con un camion. La sua storia è dettagliata nel libro “Quello che Tom Sawyer ha imparato dalla morte“. La sua descrizione è molto simile a tante altre e coinvolge un tunnel e una luce:
“… questa oscurità ha preso la forma di un tunnel … Era molto vasta. Sembrava larga da mille piedi a mille miglia. Ero a mio agio e curioso. [Il tunnel] Era cilindrico . Se prendessi un tornado e lo allungassi, sarebbe simile molto simile… “
L’aldilà: Un luogo di bellezza e amore
Le descrizioni dell’aldilà sono spesso di una terra bella e piena di colori, luci e musica. Il luogo è descritto da coloro che l’hanno vissuto come uno in cui si sono sentiti “totalmente accettati e amati” e che li ha fatti sentire al sicuro e felici. Le dimensioni di questo luogo sono percepite come “senza tempo e senza spazio“.
Arthur E. Yensen ha descritto ciò che ha visto durante sua NDE nel libro di PMH Atwater, “Beyond the Light: What Is Not Being Said About Near-Death Experience”:
“Le montagne sembravano essere a circa 15 miglia di distanza, eppure potevo vedere ogni singolo fiore sui loro pendii. Ho stimato che la mia vista fosse circa cento volte migliore che sulla terra. Sullo sfondo c’erano due bellissime montagne dalla cima tonda, simili a Fujiyama in Giappone. Le cime erano innevate e i pendii erano adornati con fogliame di indescrivibile bellezza … A sinistra c’era un lago scintillante contenente un diverso tipo di acqua – limpido, dorato, radioso e seducente. Sembrava vivo. L’intero paesaggio era tappezzato di erba così vivida, limpida e verde, che sfidava ogni descrizione. A destra c’era un boschetto di grandi alberi rigogliosi, composto dallo stesso materiale brillante che sembrava costituire tutto.”
Il paesaggio osservato durante una NDE è solitamente descritto come un giardino. Jennine Wolff di Troy, New York, ha raccontato la sua esperienza di pre-morte dal 1987:
“All’improvviso mi sono resa conto di essere nel giardino più bello che abbia mai visto … ho sentito chiaramente la musica celeste e ho visto fiori dai colori vivaci, che non avevo mai visto sulla terra, vegetazione e alberi meravigliosi.”
In queste esperienze raccontate prevalgono gli elementi del colore e del suono. Il suono è descritto come “bello”, “rinvigorente” e “armonico”. Il colore è visto come straordinariamente vivido.
L’incontro con persone care
Molti di coloro che hanno esperienze di pre-morte, raccontano di incontrare nell’aldilà parenti ed amici defunti e persino animali domestici che li aspettano con impazienza e trasmettono un senso di familiarità e conforto.
Il racconto di Bryce Bond nel libro “Beyond the Light”, descrive l’incontro con un cane:
“Ho visto correre verso di me un cane che avevo da bambina. Un barboncino nero di nome Pepe … Mi salta tra le braccia, mi lecca la faccia … Lo sento. Sento il suo respiro e la sua grande gioia di incontrarmi di nuovo”.
Pam Reynolds, vittima di un aneurisma alla base del cervello è stata sottoposta d’urgenza ad un intervento chirurgico durante il quale è rimasta clinicamente morta per un’ora, ha descritto di aver visto figure sotto forma di luce, e tra queste c’era sua nonna:
“Non so se fosse la realtà o la mia immaginazione, ma riconoscerei la voce di mia nonna, sempre e ovunque. Tutti quelli che incontravo, ripensandoci adesso, erano così come apparivano nel momento migliore della loro vita [terrena].”
Nell’aldilà si lavora e si studia
A quanto pare, in paradiso, non ci si limita a stare in giro o ad oziare sulle nuvole tutto il giorno. Il paradiso è a tutti gli effetti una scuola post-vita in cui ricevono un’istruzione superiore per la crescita e la consapevolezza personale.
Il dottor George Ritchie, che ha avuto una NDE in un ospedale militare quando aveva 20 anni. Il paradiso che ha descritto era come “un’università ben strutturata“.
“Attraverso le porte aperte ho intravisto stanze enormi piene di apparecchiature complesse. In molte delle stanze, figure incappucciate chine su grafici e diagrammi intricati, o sedute ai comandi di console elaborate tremolanti di luci … ho notato documenti su pergamena, argilla, cuoio, metallo e carta impilati in cataste che arrivavano al soffitto. ‘Qui’, pensai, ‘sono riuniti i libri importanti dell’universo'”.
Non è il tuo momento
Ovviamente, coloro che sperimentano la NDE vengono rimandati nella terra dei vivi direttamente dall’aldilà, altrimenti non sarebbero in giro a raccontarci le loro storie. «Non è il tuo momento» è una scusa molto comune che, chi si vede rispedito sulla terra, si sente dire.
La NDE di Robin Michelle Halberdier è avvenuta quando aveva meno di 2 mesi. Halberdier, nato prematuro era affetto dalla Malattia delle membrane ialine polmonari. Sorprendentemente, è stato in seguito capace di ricordare la sua esperienza nell’aldilà e ha iniziato a raccontarla non appena ha imparato a parlare. Ha descritto l’incontro con una figura indistinta circondata da una luce intensa:
“La figura nella luce mi ha detto attraverso quella che ora so essere telepatia mentale che dovevo tornare indietro, che non era il momento per me di venire qui nell’aldilà. Volevo restare perché mi sentivo così pieno di gioia e di pace, ma la voce ha ripetuto che non era il mio momento. Avevo uno scopo sulla terra e potevo tornare [in paradiso] prima averlo raggiunto”
C’è chi ha avuto esperienze negative nell’aldilà
Non tutte le NDE sono belle e confortevoli. A volte le incursioni nell’aldilà possono essere anche un incubo. Don Brubaker ha subito un attacco di cuore ed è stato clinicamente morto per 45 minuti. Ha raccontato la sua esperienza nell’aldilà nel suo libro, “Assente dal corpo: la morte clinica di un uomo, un viaggio attraverso il paradiso e l’inferno”.
“Ero all’inferno. C’era un mormorio sommesso tutto intorno a me, come se fossi in mezzo a un enorme gruppo di persone che brontolavano a bassa voce. Davanti a me, all’improvviso, ho visto un’enorme porta nera. L’aria cominciò a brillare e brillare ed ho avvertito un caldo opprimente. Ho guardato la porta che si apriva su un qualcosa che somigliava ad un grosso forno in fiamme. Mi sono sentito attirato come una calamita nel centro delle fiamme, anche se avevo il terrore di entrare in quella stanza. Con me c’erano già centinaia di altre persone che arrostivano. Una volta dentro, la porta si è richiusa alle mie spalle. Me lo aspettavo differente l’aldilà”
Questi racconti sono molto affascinanti e nel frattempo ci danno una descrizione piuttosto precisa di quello che ci aspetta quando sarà il nostro momento di visitare l’aldilà.
Fonti:
- Farr, Sydney Saylor; Sawyer, Tom. “Quello che Tom Sawyer ha imparato dalla morte.” Hampton Roads Publishing, aprile 1993, Newburyport, Mass.
- Atwater, PMH “Beyond the Light: ciò che non viene detto sull’esperienza di Near Death”. Edizione rivista, Transpersonal Publishing, novembre 2009, Goshen, New York
- Brubaker, Don. “Assente dal corpo: la morte clinica di un uomo, un viaggio attraverso il paradiso e l’inferno”. Pennisular Publishing, marzo 1996
Buongiorno, la pace che ri respira in quel luogo e’ mistica.