Durante l’epoca vittoriana, le feste che avevano in cartellone una seduta spiritica erano di gran moda. I padroni di casa riunivano persone per contattare i morti. Anche se negli ultimi anni lo scetticismo nei confronti di questa pratica è cresciuto in maniera esponenziale, molte persone continuano a credere che grazie a questa pratica sia possibile entrare in contatto con i morti.
Gli “ingredienti” giusti
La selezione dei partecipanti è molto importante. I partecipanti ad una seduta spiritica dovrebbero essere persone che credono nella possibilità di comunicare con i morti. Gli scettici possono compromettere le possibilità di successo della seduta spiritica. In più, poiché l’esperienza può essere molto forte, di solito è meglio tenere i bambini piccoli fuori dal cerchio. Per il resto, bisogna avere tavolo rotondo o ovale, una candela e del cibo. Si ritiene infatti che sia le candele che il cibo attirino gli spiriti alla ricerca di calore e sostentamento.
Condurre la Seduta
Alcuni sostengono che il numero di partecipanti ad una seduta spiritica debba essere divisibile per tre. Tuttavia questa non sembra essere una regola assoluta, anche se i partecipanti non dovrebbero mai essere meno di tre. Potrebbe infatti essere emotivamente e fisicamente estenuante condurre una seduta per un piccolo gruppo.
Bisogna eleggere uno dei partecipanti a medium. Potrebbe trattarsi di una persona che ha avuto già esperienze con sedute spiritiche o qualcuno che ha dimostrato di possedere abilità psichiche o maggiore empatia. I partecipanti devono radunarsi attorno ad una tavola di forma rotonda o ovale: questo aiuta a creare il cerchio simbolico ritenuto necessario per il rituale. Un tavolo quadrato o rettangolare renderebbe più difficile congiungere le mani.
Al centro del tavolo, non devono mancare alimenti semplici e aromatici come possono essere ad esempio del pane caldo o una zuppa. Si ritiene che questo aiuti ad attirare gli spiriti che cercano ancora nutrimento fisico. Sempre al centro del tavolo bisogna posizionare non meno di tre candele accese (o comunque in un numero divisibile per tre). Più candele accese ci sono, meglio è. Gli spiriti cercano ancora calore e luce. È molto importante anche crea un po ‘di atmosfera abbassando le luci e spegnendo tutto ciò che potrebbe portare distrazioni come televisione o radio. Si arriva dunque al momento più iconico della seduta spiritica. Bisogna unire le mani. Seduti intorno al tavolo, i partecipanti devono tutti tenersi per mano in cerchio. È il momento di evocare lo Spirito. I partecipanti devono pronunciare queste parole insieme: “Nostro amato [nome dello spirito], ti portiamo doni dalla vita alla morte. Comunica con noi, [nome dello spirito] e muoviti in mezzo a noi”. Se non dovesse arrivare risposta, ripeti l’invocazione fino ad ottenerne una.
Lo spirito risponde!
Quando lo spirito risponde, può farlo manifestandosi con dei colpi o per mezzo del medium designato. A questo punto è possibile porre le domande allo spirito. Se l’ospite ha inizialmente risposto battendo un colpo, chiedetegli di comunicare in codice, ad esempio con un colpo per dire No e due per dire Si. Se, invece, lo spirito ospite sceglie di parlare attraverso il medium, puoi fare qualsiasi tipo di domanda senza stabilire nessun codice o regola particolare. Quando si ha l’impressione che seduta spiritica stia prendendo una brutta piega, la si può terminare rompendo il cerchio delle mani, spegnendo le candele e accendendo le luci. È davvero molto importante, al termine della seduta, ringraziare lo spirito per essersi unito alla conversazione, augurandogli di andare in pace. Fatto questo si può spezzare il cerchio delle mani, spegnere le candele e finalmente riaccendere le luci nella stanza.
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