Paranormale

Come parlare con i morti

Da sempre le persone hanno cercato un modo per parlare con i morti. Quando una persona cara viene a mancare sentiamo la sua mancanza. Ci manca la sua compagnia il rapporto che avevamo con loro e soprattutto ci mancano i loro consigli, le chiacchierate, le risate che ora non ci sono più.  C’è anche il bisogno di sapere che i nostri cari stiano bene, ovunque essi si trovino. Che sono felici e finalmente liberi dalle tante preoccupazioni della vita quotidiana. Inoltre, riuscendo a comunicare con i morti, ci fa capire che in effetti c’è una nuova vita, dopo la morte.

Quali sono i modi per parlare con i morti, dunque?

Nel corso dei secoli abbiamo sviluppato vari metodi e rituali nella speranza di stabilire un contatto bidirezionale con l’aldilà. Recentemente, anche la tecnologia ci è giunta in aiuto per farci comunicare con chi non c’è più.

Sedute Spiritiche

Nelle sedute spiritiche, un piccolo gruppo di persone si riuniscono attorno ad un tavolo per comunicare con i morti. Si tratta di un rituale praticato almeno dal XVIII secolo, anch se hanno il picco di popolarità dalla metà del XIX secolo all’inizio del XX secolo. Di solito queste sedute erano guidate da medium che cadendo in uno stato di trance, affermava di essere in grado di richiamare gli spiriti dei morti e riferire i loro messaggi ai partecipanti… vivi.

Tuttavia non era affatto raro che queste sedute spiritiche fossero soltanto delle messe in scena. Vere e proprie frodi messe in atto da loschi individui pronti a lucrare sul dolore altrui. Alcuni medium, però, come Leonora Piper, furono attentamente studiati da diverse organizzazioni di ricerca psichica e ritenuti da molti di questi assolutamente genuine, vere.

Anche la seduta spiritica, come un po’ tutti i mezzi di comunicazione con il regno dei morti, ha un problema: non c’è modo di provare che i messaggi provengano in effetti da un defunto. I Medium possono praticamente dire quello che vogliono, affermare di parlare con i morti e che si tratta di un messaggio da una persona defunta. È quasi impossibile dimostrare che vero o meno.

Molti prestigiatori, definiti anche mentalisti, sembrano ottenere gli stessi risultati di un medium di successo, ma senza affermare di possedere o utilizzare alcun potere psichico o paranormale.

Tavola Ouija

Si può dire che le tavole Ouija siano una sorta di gioco da tavola di una seduta spiritica. Infatti, a differenza di quello che accade in un seduta spiritica, contattare gli spiriti con questa tavola è molto più semplice e pratico. Sono infatti richieste solo due persone e un indicatore, chiamato planchette, per formare messaggi letteralmente dettati dai morti. Attorno alla tavola Ouija c’è molta diffidenza. In molti sostengono che queste tavole siano veri e propri portali del male, controllati dai demoni. Tuttavia le esperienze di chi l’ha utilizzata sono descritte dalla maggior parte degli utenti come innocue, o addirittura noiose.

Metafonia

È possibile catturare la voce dei morti attraverso la metafonia. La metafonia è praticata con registratori, digitali o analogici che siano o attraverso le cosiddette scatole Ghostbox (Scatole-Fantasma). Talvolta questi strumenti vengono anche chiamati Spirit-Box, ma la sostanza non cambia. Si tratta di dispositivi tecnologici attraverso i quali gli investigatori del paranormale affermano di poter contattare i morti.

Durante le sessioni di metafonia, voci di origine sconosciuta vengono registrate su nastro o dispositivi digitali. La cosa affascinante è che queste voci non si sentono in durante il primo ascolto, ma diventano più o meno evidenti durante la successiva riproduzione. La qualità e la chiarezza di queste voci variano notevolmente. Se certe volte la qualità è così bassa che può essere soggetta a diverse interpretazioni, altre volte le voci giungono chiare e nette.

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