La decomposizione è un processo naturale che coinvolge la rottura dei tessuti dopo la morte. Mentre il tasso di decomposizione umana varia a causa di diversi fattori, tra cui condizioni meteorologiche, temperatura, umidità, pH e livelli di ossigeno, causa di morte e posizione del corpo, tutti i corpi umani seguono le stesse qucinque fasi della decomposizione.
Quali sono le cinque fasi della decomposizione di un corpo umano?
Stando al Dottor Arpad A. Vass, dell’Oak Ridge National Laboratory e professore di antropologia forense presso l’Università del Tennessee, la decomposizione umana inizia circa quattro minuti dopo la morte di una persona e segue cinque fasi: autolisi, gonfiore, decadimento attivo e scheletrizzazione.
FASE 1: AUTOLISI
Il primo stadio della decomposizione è chiamato autolisi, o autodigestione, e inizia immediatamente dopo la morte . Non appena la circolazione sanguigna e la respirazione si interrompono, il corpo non non è più in grado ne di ricevere ossigeno, ne di eliminare le scorie.
L’eccesso di anidride carbonica causa la formazione di un ambiente acido, che provoca la rottura delle membrane nelle cellule. Da queste membrane cellulari rotte, fuoriescono enzimi che iniziano a mangiare le cellule dall’interno verso l’esterno. Nel frattempo i batteri presenti all’interno del tratto digerente iniziano a digerire l’intestino stesso. Durante questa fase, che dura solitamente un paio di giorni, l’aspetto esteriore del corpo non subisce cambiamenti molto evidenti.
FASE 2: GONFIORE
La decomposizione batterica interna dovuta ai batteri intestinali che entrano piano piano a contatto con il resto del corpo, produce gas che a sua volta gonfia il cadavere. I forti odori associati a questi gas attirano le mosche, anche se per lo più si tratta di mosconi, che depongono le uova. È capitato spesso che proprio grazie a questi odori si sia scoperta la morte di qualcuno. L’odore della putrefazione può persistere a lungo, anche dopo che un corpo è stato rimosso.
FASE 3: IL DECADIMENTO
Quando l’accumulo di gas aumenta, la pressione all’interno del cadavere costringe i fluidi a premere verso l’esterno e di solito trovano sfogo attraverso le aperture del corpo come il naso o la bocca o anche attraverso la rottura della parete addominale.
Il rilascio di liquidi segna l’inizio della terza fase, chiamata fase di spurgo o decadimento. Il fluido finirà per fuoriuscire attraverso i tessuti molli. La presenza di I larve (bigattini) e mosche, è abbondante in questa fase.
FASE 4: IL DEPERIMENTO SECCO
Durante la quarta fase, chiamata post-decadimento o deperimento secco, la maggior parte dei tessuti molli del corpo si è ormai decomposta, lasciandosi indietro soltanto ossa, capelli, cartilagine e un accumulo di materiale umido e appiccicoso: i sottoprodotti della decomposizione. Sono presenti diversi insetti, inclusi coleotteri e piccole mosche. Sia i coleotteri larvali che quelli adulti hanno un apparato masticatorio che consente loro di rompere il tessuto più secco e duro come legamenti, cartilagine e altri tessuti secchi.
FASE 5: LA SCHELETRIZZAZIONE
Lo stadio della scheletrizzazione si verifica quando i sottoprodotti della decomposizione si sono ormai essiccati e la maggior parte dei tessuti diversi dalle ossa sono scomparsi. Gli insetti che continuano ad eliminare i tessuti più secchi sono i coleotteri, i dermestidi e gli scarafaggi. Gli acari e le larve di falena si nutrono dei capelli.
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