È qualcosa che mai vorremmo fare, ma prima o poi a tutti toccherà affrontare la morte di una persona cara. Qual è la prima cosa da fare quando una persona muore in casa? Nel caso la scomparsa avvenga in un ospedale, o struttura simile, la procedura cambia. Ecco cosa fare quando muore una persona cara.
Quando il decesso avviene in casa, c’è bisogno che il medico curante della persona deceduta passi ad accertare l’avvenuto decesso e per redigere quindi un certificato di morte. Il certificato di morte è, in buona sostanza, un modulo Istat, ove sono indicate le generalità della persona deceduta e le cause di morte. È importante tenere presente che un medico di guardia medica non può redigere il certificato di morte. Se il decesso avviene dunque in un giorno festivo è comunque indispensabile rintracciare il medico curante o comunque un medico di base.
Una volta accertata la situazione, il medico di base darà notizia del decesso del suo assistito al medico legale. Si tratta di un medico incaricato dalla Asl per certificare il decesso di una persona. Il medico legale, altrimenti chiamato necroscopo deve intervenire entro 15 ore dal decesso e dovrà rilasciare il suo documento entro 30 ore.
Bisognerà entro 24 ore, andare presso l’ufficio di Stato Civile del Comune di residenza a denunciare la morte del proprio caro consegnando i due certificati, quello del medico curante e quello del medico necroscopo.
Nel frattempo è bene accordarsi con una agenzia funebre sui dettagli per la cerimonia e compiere tutti i passaggi burocratici con fisco e parenti.
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