La morte è un argomento che spesse volte non viene affrontato, ma fa comunque parte dell’ineluttabile ciclo della vita. A volte più cose si conoscono su un certo argomento, meno appare spaventoso. Ecco quindi 10 cose da sapere sulla morte.
Cose Da Sapere Sulla Morte
1. Morire è spesso un processo
Le cause di morte sono numerose, molte delle quali istantanee. Ci sono però persone che sanno che la morte si sta avvicinando, sia per malattia che per vecchiaia. Ci sono alcuni segni che precedono la morte e questi segni includono il respiro rallentato, battito cardiaco indebolito e il cambiamento del colorito. In generale, nel tempo che precede la morte, di solito la persona diventa pallida a causa di un calo della pressione sanguigna. Le dita possono raffreddarsi o diventare blu. Il polso, sarà debole, e la respirazione si fa irregolare. In particolare, la respirazione irregolare è un segno che la morte è piuttosto vicina.
2. Quando la respirazione rallenta, è probabile che la morte sia vicina
Gli intervalli tra una inspirazione e la espirazione potrebbe diventare così lunga da credere addirittura che la persona abbia smesso di respirare. Gli intervalli possono arrivare a durare addirittura 15 o 20 secondi.
3. Le Due Fasi della morte
Ci sono due fasi della morte. La prima fase, nota come morte clinica, si verifica quando il cuore di una persona smette di battere. Circa quattro o sei minuti dopo, le cellule cerebrali iniziano a morire a causa della perdita di ossigeno e si verifica così la morte biologica.
4. La rianimazione può essere possibile durante la morte clinica
Durante la fase della morte clinica è possibile tentare con successo la rianimazione cardio-polmonare. Questo non è tuttavia possibile quando la morte biologica è sopraggiunta. C’è in vero ancora una speranza. I medici potrebbero essere in grado di ritardare la morte biologica raffreddando il corpo, estendendo così la finestra di tempo per tentare una possibile rianimazione. Le persone che si trovano in un ambiente più freddo possono ritardare la morte biologica. Più freddo è il corpo, più lento è il processo metabolico. L’ossigeno si consuma più lentamente e il periodo che intercorre tra la morte clinica e quella biologica può essere più lungo.
5. L’udito può essere l’ultimo senso a sparire
Sebbene non sia stato ancora scientificamente provato, è opinione diffusa che l’udito sia l’ultimo dei sensi ad abbandonarci prima della morte. Proprio per questo, quando la morte si avvicina i medici incoraggiano le famiglie a parlare e condividere i loro ultimi pensieri, amore e sostegno ai loro cari perché anche se la pressione sanguigna sta calando e stanno svenendo, possono sentire quello che viene detto.
6 . Puoi urinare e defecare in punto di morte
Quando siamo vivi, il nostro cervello invia costantemente segnali per dire a diverse parti del nostro corpo cosa fare. Alla morte, questi segnali si interrompono e i nostri muscoli si rilassano. La vescica e lo sfintere sono in un costante stato di contrazione, quindi quando non ci sono più segnali neurali alla vescica o all’intestino, allora si rilassano. Non è raro che subito dopo la morte fuoriesca dal corpo dell’urina o delle feci.
7. La morfina viene utilizzata solo per alleviare il dolore associato alla morte
Uno dei più grandi malintesi è quell che la morfina venga somministrata ai pazienti per indurre la morte. Il suicidio assistito dal medico non è legale nella maggior parte del mondo, quindi la morfina non viene somministrata solo ed esclusivamente per lenire il dolore associato alla morte. Quando le persone muoiono, la pressione sanguigna scende e i pazienti ricevono meno ossigeno ai loro organi. Il corpo risponde ansimando cercando di inspirare aria nel futile tentativo di aumentare la frequenza respiratoria. I medici si riferiscono a questo fenomeno come fame d’aria. Quando subentra il rantolo, le famiglie sono molto preoccupate per il paziente, poiché questi sembra soffrire. La giusta dose di morfina allevia il senso di fame d’aria, quindi i pazienti torneranno a respirare più tranquillamente e più comodamente.
8. Il corpo nel suo insieme può essere morto, ma alcune parti all’interno sono ancora vive
Il cervello è il primo organo che smette di funzionare. Gli altri cominciano a morire poco dopo.
9. Potrebbe esserci una spiegazione scientifica all’idea della tua vita che scorre davanti ai tuoi occhi
Uno studio del 2013 dell’Università del Michigan ha scoperto che i ratti morenti mostravano alti livelli di onde cerebrali poco dopo che i loro cuori avevano smesso di battere. I ricercatori ritengono che la scoperta potrebbe avere implicazioni anche per gli esseri umani e forse spiegare le esperienze di pre-morte riportate da molti sopravvissuti all’arresto cardiaco.
10. La coscienza può continuare dopo la morte.
Esiste una ricerca scientifica del 2014 effettuata dai ricercatori dell’Università di Southampton in Inghilterra. Questi ricercatori hanno esaminato oltre 2.000 pazienti vittime di arresto cardiaco negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Austria. Di coloro che sono sopravvissuti, 140 sono stati intervistati sulle loro esperienze di pre-morte e il 39% ha riferito di aver sentito una sorta di consapevolezza durante la rianimazione. Questo senso di consapevolezza includeva sentimenti di tranquillità e la sensazione che il tempo rallentasse o accelerasse. Il tredici per cento ha riferito di sentirsi separato dal proprio corpo. Sebbene solo il due percento abbia mostrato piena consapevolezza degli eventi. Dopo questa indagine, i ricercatori affermano che ciò dimostra che sono necessari ulteriori studi.



