Religioni

Dio Esiste? (Parte Due)

Dio Esiste? - cosa c'è dopo la morte

Le citazioni del divulgatore scientifico erman.989 da tempo attirano la nostra attenzione. Erman è perfettamente in grado di esporre interessanti punti di vista personali e non, in capaci di farci fermare a riflettere. La fatidica curiosità se un uomo di scienza possa essere credente o meno torna a bussare alla mente dei follower di Erman e lui, come sempre risponde con garbo. Dio Esiste? Qui trovate la PARTE UNO del suo modo di vedere le cose.

Siamo Umanocentrici

Secondo Erman siamo spesso messi di fronte a comportamenti che comportano conseguenze, in questo caso nefaste. Sappiamo che in determinati periodi dell’anno dobbiamo evitare di mangiare carne (che non sia di pesce) nei venerdì. Nel giorno dello Shabbat invece gli ebrei non possono scrivere, non possono accendere la luce, non possono rispondere al telefono, non possono cucinare, non possono fare shopping. L’esempio più famoso delle cose da non fare per evitare brutte conseguenze sono i peccati capitali ma nell’elenco vanno inclusi anche comportamenti ed usanze delle singole comunità.

Il ragionamento di Erman anche questa volta, come era già capitato con la prima parte di Dio Esiste? approccia al ragionamento filosofico. Tutti questi divieti, tutti questi accorgimenti da seguire in determinati periodi dell’anno sono Umanocentrici e in quanto tali «esenti da Dio», per usare le parole dello stesso Erman. Sarebbe sbagliato quindi per l’uomo soltanto immaginare quello che Dio vuole o non vuole da noi.

Se Dio Esiste, si tratta di Un Unico Infinito Dio

Secondo Erman, Dio è unico ed è talmente grande, talmente infinito che le questioni umane sarebbero invisibili ai suoi occhi. Il compito di questo Dio è quello di regolare l’equilibrio della vita e della morte in un universo sconfinato e che dunque difficilmente riuscirebbe solo ad accorgersi dei nostri piccoli problemi quotidiani.

Il Concetto di Paradiso ed Inferno

Da sempre l’uomo è stato affascinato dall’osservazione del cielo. Anche nei tempi più remoti l’uomo guardava alle stelle e pur non comprendendole in pieno, era consapevole si trattasse di qualcosa di così lontano che mai sarebbe riuscito a raggiungerle. Insomma qualcosa che proprio come paradiso ed inferno c’è … ma allo stesso tempo non si può raggiungere a piacimento.

Probabilmente, se il nostro universo fosse stato più piccolo e in un certo senso a portata di mano, allora non avremmo neanche pensato ad un posto da qualche parte che non vediamo dove vanno a finire i buoni e i cattivi dopo la morte. In più, difficilmente un Dio che ha creato la vita sarebbe così crudele da dipingere l’inferno.

Se Dio esiste, allora è un’Entità così potente e fulgida da non poter essere contenuta in una Chiesa, in una Moschea o in un Libro Sacro. «Dio parla direttamente al cuore», dice Erman, «ci incita a dare il meglio di noi così da ispirarci a Lui».

Anche gli atei “Lavorano per Dio

Secondo Erman anche gli Atei servono a Dio e dimostrano quanto Egli sia stato perfetto nel Suo lavoro. Quelli che la gente chiama “i senza Dio” si dimostrano capaci di azioni egregie e di alto valore morale pur non riconoscendo alcuna guida spirituale.

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