Dio Esiste? È una domanda che ci poniamo e che spesso poniamo ad altri. Si tratta di un argomento che, insieme a quello della politica, potrebbe addirittura compromettere rapporti di amicizia. Dobbiamo quindi imporci una sorta di autocensura? Certo che no. Basta imparare a parlarne. Imparare ad ascoltare, accettare il parere altrui e soprattutto imparare ad esporre il proprio pensiero, evitando che possano nascere inutili incomprensioni.
Girovagando nei social di certo ci siamo imbattuti in uno di quei post dove un utente, particolarmente devoto, pubblica l’immagine di un santino con la classica richiesta di commentare con un “Amen”. Scorrendo poi i commenti, tra un Amen e l’altro leggiamo commenti sarcastici, canzonatori o addirittura portatori di idee a loro dire illuministiche, moderne e soprattutto granitiche e definitive. Non è sempre così, però. I social sono pieni anche di spunti sui quali riflettere. Come già accaduto in passato la piacevole eccezione arriva dal divulgatore scientifico nonché TikToker Erman989.
Sei Ateo?
Può un uomo di scienza credere in Dio? Il celebre fisico Antonino Zichichi si è più volte dichiarato credente e quando qualche follower semplicemente curioso o persino provocatorio pone la domanda ad Erman la risposta non può che essere arguta, multiculturale ma soprattutto personale e rispettosa del parere e del Credo altrui.
Dimensione Fenomenica e Dimensione Noumenica
La nostra vita di tutti i giorni si svolge in quello che Erman chiama dimensione fenomenica all’interno della quale siamo in grado di toccare ed osservare il mondo che ci circonda. Questa dimensione fenomenica è fatta di spazio, materia, carica, tempo ed energia.
Se Dio esiste, è un essere eterno: c’è stato, c’è e ci sarà per sempre. In quanto essere eterno, deve esistere già da prima che la la dimensione fenomenica fosse da Lui creata. Questo semplice ragionamento implica l’esistenza di una dimensione noumenica, una dimensione eterea che non risponde alle leggi di spazio, materia, carica tempo ed energia nella quale Dio risiede.
Nel suo mondo etereo, prima della creazione della dimensione fenomenica, possiamo dire che “Dio non era Dio” e che lo sia diventato solo dopo che noi, esseri della dimensione fenomenica lo abbiamo riconosciuto come tale. E se non c’era ancora Dio, quell’entità che noi oggi chiamiamo “Dio” era da considerarla atea quando la nostra dimensione fisica non era stata ancora creata?
Il nostro cervello non può capire Dio
“Se tre chili di cervello possono comprendere Dio, allora quello non è Dio”
— Erman 989
Se Dio esiste è quindi un essere etereo, eterno e infinito. Noi, al contrario siamo esseri organici di dimensioni ben definite e con un tempo finito di vita. Se questo essere illimitato dovesse voler parlare con noi, esseri limitati, noi esseri illimitati non saremmo in grado di comprenderlo.
Non saremmo in grado di cogliere i suoi messaggi espressi da quelle che noi definiamo “semplici coincidenze” e probabilmente neanche da un messia inviato sulla terra come è capitato con Gesù che nella sua esperienza terrena è stato spesso travisato.
In conclusione
Siamo quindi condannati a non sapere ne se Dio esista, ne se Dio non esista. Entrambi, atei e cristiani non dovrebbero quindi proporre le proprie idee con presuzione e arroganza. Non è possibile studiare Dio perché Egli risiede nel mondo etereo e la scienza è in grado di studiare soltanto la dimensione fenomenica, il mondo fisico che ci circonda.
Erman spiega alla sua platea che mentre gli atei ripongono piena fiducia ad un mondo tangibile, i credendi si affidano ad un’entità esterna ed eterea. L’agnostico, eterno indeciso è afflitto dal costante dilemma se affidarsi alla prima, o alla seconda categoria.
Categoria a parte – la peggiore, secondo Erman – la fanno i nichilisti. Fondamentalmente, i nichilisti trovano che la vita sia priva di uno scopo di valori. Il tutto si riduce alla mera sopravvivenza quotidiana e alla riproduzione.
In un certo senso anche noi siamo Esseri Spirituali
A ben pensarci, però, anche la scienza deve molto a quel mondo etereo, intangibile o, usando le parole di Erman Noumenico. Basti ad esempio pensare alla realtà virtuale creata dalle sciènze informatiche, cos’è se non un mondo che esiste ma che non possiamo toccare realmente? Un idea che prima di diventare un progetto su carta appartiene al mondo noumenico. L’esperienza, la lungimiranza sono tutti aspetti che uno scenziato possiede ma che di fatto sono intangibili. Ecco quindi che questa concettualità, questo mondo etereo è così evidente da rendere ognuno di noi almeno in parte un essere spirituale.
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