Essere vivi, dopo la morte. Elvis Presley , leggenda della musica e del cinema, noto come il re del rock and roll, è morto per insufficienza cardiaca il 16 Agosto del 1977. Allora perché alcune persone pensano che Elvis Presley sia ancora vivo?
Elvis è vivo!
La sua morte devastò milioni di fan in tutto il mondo. Nei giorni successivi al suo funerale, tuttavia cominciò a circolare la voce, portata avanti da piccolo gruppo di scettici che Elvis non fosse affatto morto. Nonostante le chiare ed esplicite dichiarazioni dei medici e di un medico legale che la superstar di 42 anni fosse davvero, davvero morta, questo gruppo di scettici rimase irremovibile sul fatto che l’amato Elvis avesse solo simulato la propria morte per nascondersi da un successo che lo aveva ormai stancato.
Dopo la sua morte, molti suoi fans nel Nord America giurano di aver visto Elvis Presley vivo e vegeto. Nel 1989, tre cosiddetti fans sfegatati di Elvis hanno addirittura creato la Elvis Sighting Society, “Società per gli avvistamenti Di Elvis“, per monitorare e controllare le affermazioni di avvistamenti. C’è addirittura chi affermata che Elvis è apparso come comparsa nel film blockbuster del 1990, Mamma ho perso l’aereo.
Non ci è voluto molto per far crollare anche questo mito. L’attore con la barba, alle spalle della mamma di Macaulay Culkin non è Elvis, ma Gary Richard Grott. Piccola nota di “colore” (nero). Anche Grott è morto per attacco cardiaco nel febbraio del 2016.
Ne il primo e neanche l’ultimo.
Elvis Presley non è il primo e di certo neanche l’ultimo dei VIP ad essere vivo a sua insaputa. Le teorie del complotto hanno fatto da sempre sentire le loro voci. Dalla morte della star di Hollywood James Dean in un incidente automobilistico nel 1955 fino alla morte di Michael Jackson nel 2009, i fan continuano ad insistere sul fatto che le loro celebrità preferite siano ancora vive.
Teorie del complotto aleggiano sulla morte di Elvis Presley
Una delle più diffuse teorie sul motivo per cui Presley potrebbe aver simulato la sua morte è che Elvis doveva sfuggire alla mafia. Gail Brewer-Giorgio, autrice del libro bestseller del 1988 Is Elvis Alive , ha ricordato in una recente intervista con TIME di aver esaminato migliaia di documenti dell’FBI così da giungere alla conclusione che Elvis Presley fosse una sorta di eroe americano che doveva entrare nel programma di protezione dei testimoni.
«Elvis è vivo? Questo non lo so» ha detto l’autrice durante l’intervista. «Ma so che non è morto il 16 agosto del 1977»
L’FBI avrebbe arruolato Presley come agente sotto copertura nel 1976 per aiutare l’agenzia a infiltrarsi in un’organizzazione criminale chiamata “The Fraternity”, La Fratellanza. Presley si sarebbe offerto volontario, spinto dal suo amore per l’America e dal rispetto per l’FBI, secondo Brewer-Giorgio. Il libro racconta che l’FBI si era rivolta a Presley perché un membro della Fratellanza stava trattando l’acquisto di un aereo di proprietà del cantante. Ma la copertura di Elvis è saltata e quando Presley è stato scoperto essere una talpa, l’FBI lo ha inserito nel programma di protezione dei testimoni. Stando quindi ai presunti documenti dell’FBI, Elvis ha simulato la sua morte perché stava per essere assassinato.
L’FBI Smentisce il libro
Ma negli oltre 760 dossier sul cantante che sono stati desecretati dall’FBI tra il 1956 ed il 1980, non si parla mai di un Presley coinvolto con le indagini dell’FBI. Le cartelle in possesso dell’FBI sono state create in seguito a delle indagini su tentate estorsioni subite dal cantante. I documenti rilasciati descrivono quindi casi di estorsione e dell’ammirazione di Presley per l’FBI. Durante un tour che Elvis fece nel quartier generale dell’FBI nel 1971, il musicista rimase affascinato dall’ufficio e offrì il suo aiuto per “qualunque cosa”, secondo un promemoria dell’FBI. Nei File dell’agenzia investigativa americana si parla anche dell’aereo di Presley e di un accordo commerciale che coinvolge l’aereo. Insomma, nessuna prova concreta che Elvis sia stato vivo dopo la sua … morte.
La prova è nella lapide
Oltre ai presunti avvistamenti, gli scettici della morte di Elvis Presley sostengono che la famiglia Presley si sia più volte contraddetta nelle interviste rilasciate ai media. In più, un apparente errore di ortografia sulla lapide del Re del Rock sono una prova di questo complotto. Gli sostengono che il secondo nome di Presley è stato scritto volutamente sbagliato, Aaron al posto di Aron. È un errore voluto, quello sulla lapide perché perché mettere il suo vero nome se ancora vivo, sarebbe stato, per il cantante, di cattivo presagio Tuttavia, i Debunker sostengono che fu lo stesso Elvis, ad un certo punto, a cominciare a scrivere il suo secondo nome Aaron invece di Aron.
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