Cosa succede quando ci troviamo sull’orlo dell’esistenza, tra il palpito della vita e l’infinito mistero che ci attende oltre? La mia esperienza di pre morte è stata un viaggio straordinario che ha sfidato ogni mia precedente convinzione, un’avventura che ha oltrepassato i confini del comprensibile. Un attimo sospeso tra il tempo e l’eternità, una storia che desidero condividere con voi. ?
L’Esperienza di Pre Morte di Zoila V
Era primavera, poco prima del mio undicesimo compleanno. Mia zia si occupava di me e dei miei fratelli mentre i nostri genitori lavoravano nella loro lavanderia a secco.
Quel giorno, mia zia ci portò fuori a giocare e io decisi di prendere la mia bicicletta per sfrecciare giù per i piani del garage multipiano vicino a casa nostra. Tuttavia, in quel momento di pura spensieratezza, mi resi conto che i freni non rispondevano. Inevitabilmente, finii per schiantarmi contro un’auto parcheggiata, ritrovandomi a terra, disorientata e impaurita, temendo le conseguenze della mia caduta.
Raccolsi il mio coraggio e, con la bicicletta rotta in mano, tornai da mia zia, cercando conforto tra le sue braccia. Ma la realtà del mondo intorno a me era offuscata, come se mi trovassi in una nebbia di confusione e dolore. Poco dopo, mi ritrovai sul lettino del pediatra, con una luce accecante che mi colpiva gli occhi, senza ricordare come fossi arrivata lì o quanto tempo fossi rimasta incosciente.
Durante quel vuoto di coscienza, ero distaccata dal mio corpo, ascoltando le conversazioni e osservando la stanza dall’alto. Poi, all’improvviso, mi sentii avvolgere da una luce calda e accogliente, un abbraccio di pura pace e amore, un senso di appartenenza che non avevo mai provato prima e che fatico a ritrovare nella vita quotidiana.
La visione dell’aldilà
In quell’eterea dimensione, mi trovai di fronte a due imponenti colonne di luce, entità di una bontà incommensurabile, che comunicavano con me in maniera telepatica. Non c’era paura, solo un immenso sentimento di amore e accettazione. Mi fu detto che non avrei incontrato Dio in quel momento, ma potevo sentirne la presenza avvolgente e totale.
La conversazione fu interrotta dalle suppliche di mio padre, che dal mondo terreno mi chiamava indietro verso la vita. Ero combattuta, ma la presenza della mia nonna, in quel mondo etereo, mi diede un ultimo conforto prima di scegliere di tornare nel mio corpo, per rispondere alle chiamate disperate di mio padre mentre ero ancora sul lettino del pediatra.
La mia vita da quel momento ha subito leggeri cambiamenti: una nuova consapevolezza e delle volte, percezioni che vanno oltre il comune senso logico. Ma il dono più grande ricevuto da quell’esperienza è la certezza dell’amore incondizionato, un faro di luce nelle difficoltà della vita quotidiana.
Il Ritorno alla Vita: Una Nuova Comprensione
Raccontare questa esperienza non è mai stato facile, soprattutto a causa dello scetticismo altrui e della difficoltà nel trovare parole adeguate per descrivere l’indescrivibile. Ma questa storia non è solo mia; appartiene a chiunque cerchi conforto e speranza, a chiunque abbia bisogno di sapere che oltre la sofferenza terrena esiste un amore più grande, pronto ad accoglierci.
La mia vita è proseguita, ma l’eco di quel giorno di primavera continua a risuonare dentro di me, una dolce melodia che mi ricorda che non siamo mai veramente soli e che l’amore è la vera essenza della vita.
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