In questo post vi raccontiamo l’esperienza di pre-morte di Nerise, che ha avuto una complicazione post-parto quando aveva poco meno di 19 anni.
Avevo quasi 19 anni e un paio di ore prima avevo dato alla luce il mio primo figlio. Ricordo che avevo bisogno di usare il bagno e ho tentato di alzarmi dal letto da sola, senza assistenza. Mia madre e mia sorella minore erano nella stanza e tenevano il bambino. Quando mi sono alzata in piedi ho sentito una sensazione come se mi si fossero rotte le acque. In realtà era sangue. Ho visto il sangue sul pavimento e ricordo di aver pensato: “Non è giusto”.
Poi ricordo che sentivo caldo. Non riuscivo a vedere nient’altro che oscurità. Non avevo paura. Mi sentivo in un comodo e accogliente abbraccio. Non riuscivo a sentire niente. Ma appena prima di entrare in quella oscurità, penso di aver un’infermiera che urlava per una barella. Sono stata in un regno chiaramente mistico o comunque ultraterreno. In quel posto non c’era stress e non c’erano paure. Era tutto buio, ma avvertivo un senso di amore. Quel luogo era privo di qualsiasi cosa, nessun suono, nessuna luce, nessuno, ma era pieno di amore e conforto.
Non so quanto tempo sono rimasta in questo oscuro e confortevole stato di vuoto, e non ricordo niente subito dopo. Ricordo di essermi svegliata nel mio letto d’ospedale e mia madre accanto a me sembrava spaventata. Nel corso degli anni, mi ha detto che pensava di avermi persa per sempre. Non ho paura di morire e ricordo sempre quanto sia stata confortante quell’esperienza. Sapevo di stare bene. Non avevo affatto paura. Il buio non era freddo o spaventoso. Ho sempre avuto paura del buio, ma questo non era quel tipo di buio. A seguito di questa esperienza, ho iniziato i miei studi per diventare un’infermiera. Ho coronato il mio sogno all’età di 23 anni.
Lascia un Commento