Questa è l’esperienza di pre-morte di Carol S. Il Covid l’ha quasi uccisa nel suo stesso letto.
Avevo il covid, soffrivo di insufficienza cardiaca congestizia e stavo molto male.
Vivo da sola e non avevo nessuno che mi aiutasse a prendermi cura di me. Avevo parlato con il mio medico che mi stava curando e ha detto che avrei avuto immediato bisogno di ossigeno. Durante la notte sentivo seriamente come se stessi morendo.
L’indomani ho chiamato alcune persone per cercare di farmi portare in ospedale ma non sono riuscita a convincere nessuno a farlo. Penso che tutti avessero paura di prendere il Covid da me. Ero troppo malata per guidare da sola. Ho deciso di andare a fare un bagno caldo per cercare di alleviare il dolore che stavo provando. Dovevo dire a me stessa di alzare il piede ad ogni passo che facevo verso la stanza da bagno. Alla fine sono riuscita ad entrare in vasca e ho fatto un bagno caldo. Il sollievo mi ha fatto addormentare. Mi sono svegliata solo perché russavo. Uscita dalla vasca e mi sono andata in camera da letto. Ho controllato il mio livello di saturazione dell’ossigeno ed era 87. Facevo fatica a respirare. Mi sentivo così male che ricordo di aver pensato a cosa sarebbe successo se fossi morto sul mio letto.
Inizia l’esperienza di Pre-Morte
All’improvviso galleggiavo contro il soffitto e guardavo il mio corpo in basso, sul letto. Mi sentivo totalmente in pace e non avevo pensieri di nessun tipo. Potevo vedere il mio corpo e i miei cani sdraiati accanto a me, ma sentivo di non aver alcun legame con loro. Né avevo alcun pensiero sulla mia famiglia, sui miei figli o sui miei amici. Era come se stessi guardando il mio corpo e i miei animali domestici e non provassi niente per nessuno di loro. Ero totalmente in pace e mi sentivo felice. La pace e la felicità erano così profonde che è impossibile spiegarle a parole.
Ho avvertito la presenza del mio compagno, che era morto 7 anni prima. Era alla mia sinistra, appoggiato alla mia spalla, vicino alla mia testa. Aveva sul viso un sorriso amorevole. Ero così felice di essere con lui e di poterci parlare. Non sono davvero sicura che stessimo parlando fisicamente; era più come se sapessimo cosa ci stavamo dicendo.
Ha detto: “Lo sai che non puoi restare, vero?” Ho risposto, ‘Cosa?’ e lui ancora: “Sì, devi tornare indietro”. Gli ho detto ‘Non comandi tu. Non puoi farmi tornare indietro!’
Ero terrorizzata e lui mi stava sorridendo e subito dopo ero di nuovo nel mio corpo seduto sul letto senza fiato e cercando di respirare.
Mi sono sentita arrabbiata e ho urlato a Dio: ‘Perché mi hai fatto tornare? Perché non potevo restare? Cosa ho fatto di sbagliato? Cosa devo fare ancora di così importante per rimandarmi indietro?’
Non sono sicura di come ho fatto a superare quella notte, ma so che la mia esperienza di pre-morte era reale e mi ha dato più sicurezza che c’è qualcosa oltre questa vita.
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