L’esperienza di premorte di Aaron M ha avuto luogo il 1° agosto 2015 e ci racconta di un viaggio incredibile, in cui ha attraversato visioni cosmiche e profonde verità sull’esistenza. Questo racconto offre uno sguardo su ciò che Aaron ha vissuto mentre si sentiva sospeso tra la vita e la morte.
Un viaggio verso l’infinito: L’esperienza di Premorte di Aaron M
Dopo ore di malessere, Aaron sentiva un dolore bruciante e lancinante al petto, quasi insopportabile. Con l’aiuto di un amico, si sdraiò a letto per cercare di riprendersi. Mentre osservava la finestra, davanti ai suoi occhi apparve un portale vorticoso, dai colori vividi e familiari, anche se non riusciva a spiegare dove l’avesse già visto. Dominato da una profonda tonalità di blu, il portale si ingrandiva fino a riempire tutto il suo campo visivo, e Aaron si ritrovò improvvisamente dentro.
All’interno del portale, si trovò immerso in uno spazio infinito, come se fosse al centro dell’universo, circondato da un senso di libertà assoluta. Non c’era paura, ma un calore accogliente. Colori mai visti prima sfrecciavano nello spazio oscuro, come stelle cadenti; alcuni sembravano provenire da dentro di lui. Aaron descrisse la visione di questi nuovi colori come un risveglio: “Ma certo che esiste questo colore! Come ho fatto a dimenticarmelo?”
Esplorando il limite dell’universo
Attraversando il cosmo, Aaron osservava pianeti, stelle e galassie, sentendo la Terra allontanarsi sempre più. Sentiva un’attrazione misteriosa e irresistibile che lo portava verso il confine dell’universo. Man mano che si avvicinava, i colori e le forme si diradavano, lasciando spazio a un silenzio e una pace assoluti. Aaron descrisse questo passaggio come l’attraversamento di un confine: ora non era più nell’universo, ma in un luogo di bianco cremoso, di una consistenza e leggerezza quasi indescrivibili, come cera fusa senza peso.
In questa dimensione, il tempo perdeva senso. Aaron sentiva di far parte di tutto ciò che era mai esistito e di tutto ciò che esisterà. Si trovava al cospetto di una forza che descriveva come “Dio”, non un essere vivente, ma una presenza infinita che permeava tutto. Era un’esistenza in cui tutto, anche il nulla, aveva una connessione e un significato profondo.
La caduta nel vuoto: l’incontro con il toro di fuoco
All’improvviso, Aaron iniziò a cadere, sempre più velocemente, fino a trovarsi in un’oscurità senza fine. Questo spazio, più piccolo e limitato del precedente, non trasmetteva né felicità né tristezza, solo una sensazione di vuoto e indifferenza. In lontananza, notò una luce avvicinarsi: era un enorme toro di fuoco che avanzava con calma. Aaron percepì intelligenza e pace in quella figura che lo invitava a seguirlo. Anche se lo seguì, provava una noia opprimente, come se fosse intrappolato in un luogo senza alcuna possibilità di crescita o scoperta.
All’improvviso, una voce lo sollevò, dicendogli: “Non seguirlo”. Mentre si allontanava dal toro di fuoco, Aaron si ritrovò di nuovo nel luogo bianco, ma questa volta circondato da colori organizzati in forme e motivi complessi, come un caleidoscopio. Voci, migliaia di voci che sembravano provenire da un’unica fonte, gli dissero che era “tornato a casa”, comunicando direttamente con la sua anima.
La visione dell’esistenza e l’interconnessione con l’universo
Le voci rivelarono ad Aaron la verità dell’esistenza, come se potesse vedere l’intera storia e il futuro dell’universo, una sequenza infinita in cui tutto iniziava e finiva continuamente. Gli mostrarono l’inizio dell’universo, non una grande esplosione, ma un lento sgocciolio, come una sostanza che si espandeva e formava un buco, un vuoto in cui esistiamo. Questa energia originaria, in cui lui ora si trovava, si era trasformata in ogni cosa esistente.
Aaron comprese che ogni esperienza individuale è una parte della coscienza dell’universo, che osserva e impara costantemente da ogni vita. Ogni essere vivente è un frammento di questa coscienza universale, e la separazione tra gli individui è solo un’illusione. Sentì che lo scopo della vita era semplicemente esistere e imparare, senza giusto o sbagliato, un’esperienza che arricchiva la conoscenza del tutto.
Il ritorno alla vita e il profondo cambiamento interiore
A un certo punto, Aaron espresse la sua volontà di tornare alla sua vita umana, desiderando rivedere le persone che amava. Le voci cercarono di rassicurarlo, spiegandogli che avrebbe vissuto nei ricordi delle persone e che, alla fine, si sarebbero ricongiunti tutti in quel luogo. Tuttavia, la sua insistenza lo portò a sentire il suo “io” distaccarsi dal corpo fisico, come migliaia di piccoli granelli vibranti.
Alla fine, trovò il modo di tornare. Si svegliò in un letto, debole, nauseato e disorientato, ma consapevole che ciò che aveva vissuto era finito. L’esperienza lo lasciò in uno stato di shock, con la sensazione di aver vissuto qualcosa di infinitamente reale, un’esperienza che definì come il momento più significativo della sua vita.
La trasformazione di Aaron dopo l’Esperienza di premorte
Dopo questa NDE, Aaron ha rivisto completamente le sue credenze. Prima di quell’evento era ateo, ma ora ha sviluppato una visione spirituale, diventando più aperto all’idea di una forza superiore, pur senza aderire a nessuna religione specifica. Ha iniziato a considerare la vita come una serie di esperienze che arricchiscono la coscienza dell’universo. Questo ha avuto un profondo impatto anche sulle sue relazioni: è diventato più rilassato e apprezzativo verso le persone, consapevole che ogni vita è una connessione con un tutto più grande.
L’Esperienza di Premorte di Aaron M lo ha portato a un livello di consapevolezza e pace che non aveva mai immaginato prima.
Lascia un Commento