Esperienza di Premorte di Abrisham avvenne in un periodo di profonda spiritualità, durante il mese di Ramadan, mentre stava affrontando la sfida di un esame di letteratura. In seguito a una brutta caduta, Abrisham si ritrovò in un’esperienza che la trasportò in un regno di luce e pace che cambiò la sua percezione della vita e del divino.
Esperienza di Premorte di Abrisham: La Caduta e l’Inizio del Viaggio
Era un giorno normale, con Abrisham intenta a prepararsi per andare a scuola di arte dopo una sessione di studio. Tuttavia, mentre saliva le scale di casa, inciampò sui lacci delle sue scarpe e cadde violentemente, colpendo il volto su un gradino rotto. Riuscì a malapena a rialzarsi, il naso sanguinava e sua madre restò scioccata vedendola in quello stato. Mentre cercava di lavarsi il volto, una sensazione di vertigine la sopraffece e perse conoscenza.
Il Tunnel di Luce e la Voce Gentile
Dopo essere svenuta, Abrisham iniziò a sentire un suono acuto e si ritrovò a viaggiare attraverso un tunnel. La luce che passava sopra di lei era di un calore e di una gentilezza indescrivibili, e si muoveva a una velocità inimmaginabile. Sentiva una leggerezza e una pace profonde, mai sperimentate prima. Durante questo viaggio, il tempo sembrava dissolversi, come se non avesse più alcun significato.
Ad un certo punto, la sua corsa nel tunnel si fermò. Una voce estremamente dolce e gentile le disse di tornare indietro. In un istante, Abrisham si ritrovò a tornare alla stessa velocità da cui era partita, percorrendo il tunnel fino a rientrare nel suo corpo.
Il Ritorno alla Realtà
Al suo risveglio, aprì gli occhi per vedere la sua famiglia radunata intorno a lei, in preda al panico e alle lacrime. Era di nuovo nella realtà, ma l’esperienza che aveva vissuto le aveva lasciato un’impronta indelebile.
L’Influenza sulla Vita e la Spiritualità
Dopo questa esperienza, Abrisham si avvicinò con maggiore devozione alla sua fede e trovò un conforto profondo nelle parole sacre. Questa esperienza le confermò l’esistenza di Dio e di un aldilà, infondendole una serenità duratura riguardo alla vita e alla morte.
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