Ogni cultura nella storia documentata ha sempre creduto che la vita potesse in qualche modo continuare anche dopo la morte. Tra le tante teorie alcune sostengono che lo spirito di una persona continui ad esistere come fantasmi, anche se in un’altra dimensione. Altri pensano che l’anima venga giudicata e quindi mandata in paradiso o all’inferno. Alcune culture credono invece che lo spirito semplicemente sperimenti una serie di rinascite o reincarnazioni.
Purtroppo non siamo ancora in grado di avere una risposta definitiva, ma possiamo farci una nostra idea su quale possa essere l’ipotesi migliore.
Lo Spiritualismo
Gli spiritualisti ritengono che dopo la morte ognuno di noi lascia il corpo fisico ma conserva un altro tipo di corpo, simile a quello fisico che vibra però “a frequenze diverse“. In altre parole, gli spiritualisti pensano che morendo, ci allontaniamo dal piano fisico per andare in un regno spirituale, acquisendo uno stato di coscienza forse più elevato. Tuttavia, non è così semplice ed automatico. Alcuni di noi potrebbero rimanere “legati alla terra” per diverse ragioni come l’amore, la paura, la voglia giustizia o l’attaccamento a un luogo o una cosa.
Lo spiritualismo è una religione monoteista, che ha fede in dio. Gli spiritualisti, però, credono anche che le anime dei morti risiedano in un mondo degli spiriti, e che questi possano essere contattati dai medium. I cristiano, tuttavia, credono che i fantasmi non siano affatto gli spiriti dei morti, bensì “demoni malvagi inviati dall’avversario infernale di Dio, Satana, per ingannare e fare del male“. Per loro, tutti i fantasmi, senza eccezioni, sono demoni e proprio per questo i fantasmi non sono mai amichevoli. I fantasmi, in quanto demoni, sono sempre malvagi, anche se all’apparenza si mostrano gentili.
Di contro gli spiritisti ritengono che “i fantasmi non hanno mai fatto del male a nessuno” se si esclude la paura di trovarsi di fronte a qualcosa di inusuale e che l’opinione pubblica ritiene a torto pericolosa.
Fantasmi
In generale, si ritiene che un fantasma sia una manifestazione dello spirito o dell’anima di una persona. Molte persone estendono questa idea anche ai fantasmi degli animali deceduti. La credenza che i fantasmi siano le anime dei defunti è strettamente legata al concetto di animismo, un’antica credenza secondo la quale ogni cosa possiede un’anima.
Le anime sarebbero quindi esseri interiori che abitano il corpo. In alcune culture antiche, talvolta l’anima umana viene simbolicamente (o letteralmente) raffigurata come un uccello o un altro animale. In genere si ritiene che l’anima sia un’esatta riproduzione dell’originale, in ogni dettaglio, del corpo esterno.
Una credenza piuttosto diffusa è che i fantasmi siano fatti di un materiale nebbioso, etereo e sottile a volte chiamato “ectoplasma“. Alcuni ipotizzano che questa idea possa derivare dalle prime credenze secondo le quali i fantasmi erano la persona all’interno di una persona. In alcune culture, l’anima sarebbe rappresentata come il respiro della persona. Negli ambienti più freddi infatti, il respiro (e dunque l’anima) apparire come uno sbuffo bianco. Nella Bibbia, tra l’altro, si dice che Dio abbia dato vita ad Adamo con un soffio.
Molte ipotesi sono state proposte sia da scienziati che da ricercatori nel tentativo di fornire spiegazioni agli incontri spettrali. La maggior parte delle prove a favore dei fantasmi è tuttavia in gran parte aneddotica. Non c’è nessuna prova concreta sull’esistenza dei fantasmi. Nonostante questo c’è ancora tantissima gente che crede nell’esistenza degli spettri. Ma, sebbene le prove si limitino, a meri racconti c’è da considerare che questi arrivano da fonti indipendenti, da persone che non sono state mai in contatto tra loro. Questo basta e avanza per non sminuire il fenomeno
Da Sempre ricercati
Ma i fantasmi non sono figli soltanto dei tempi moderni. Nella storia, nel folklore e persino nei testi religiosi ci sono storie di incontri con i fantasmi. Nell’antica Mesopotamia si credeva che un fantasma (Gidim) venisse creato proprio al momento della morte. Gidim lascia quindi il corpo per discendere negli inferi, chiamato Irkalla.
Le antiche culture egiziane credevano nell’esistenza dell’anima che sopravviveva alla morte. Questo spirito conservava la capacità di aiutare o danneggiare i vivi. Credevano anche nella possibilità di una seconda morte. Il libro egizio dei morti descrive alcune credenze di diversi periodi della storia dell’antico Egitto. Nei tempi moderni, il fantasioso concetto di una mummia che torna in vita e si vendica quando viene disturbata ha generato un intero filone di storie e film dell’orrore.
Anche la Torah e la Bibbia contengono più di un riferimento ai fantasmi. In generale interagire con loro è considerato una attività occulta e vietata. Il riferimento più famoso è nel Primo Libro di Samuele, (I Samuele 28:3-19), in cui un re Saul travestito fa evocare lo spirito/fantasma di Samuele dalla Strega di Endor. Nel Nuovo Testamento Gesù convince i suoi Decipli che Egli non è un fantasma dopo la risurrezione (Lc 24,37-39).
C’è anche chi pensa che a volte Dio permetterebbe ad alcune anime di tornare sulla terra per chiedere i vivi di pentirsi dei propri peccati. In passato, alla maggior parte degli ebrei e dei cristiani veniva insegnato che è sbagliato tentare di evocare o controllare gli spiriti (Deuteronomio 28:9-12). Il motivo di tale divieto è che fantasmi sarebbero in realtà demoni sotto mentite spoglie (Timoteo 4:1) che “vengono per sedurre le persone e attirarle lontano da Dio e renderle loro schiavi”. Sostengono inoltre che i tentativi di contattare i morti possono portare a contatti indesiderati con un demone o uno “spirito immondo”, come narrato nel famoso romanzo e film “L’Esorcista”.
Stando ad altre credenze cristiane, le apparizioni di globi luminosi, un fenomeno paranormale solitamente attribuito ai fantasmi, sarebbero in realtà attività demoniaca. In Corinzi 11:14, si afferma infatti che “anche Satana si traveste da angelo di luce”.
Fantasmi Affamati
Nella filosofia buddista i cosiddetti “fantasmi affamati” sono fantasmi solo per il fatto di non essere del tutto vivi e non in grado di vivere e apprezzare appieno il loro presente. Sebbene la terminologia e la metafora orientali siano molto diverse, il concetto ha forti parallelismi nel pensiero occidentale.
I fantasmi affamati sono probabilmente le metafore più vivide disegnate nella Ruota della Vita. Creature simili a fantasmi con arti avvizziti, pance gonfie e colli lunghi e sottili. Si tratta di creature che condensano in loro rabbia e desiderio. Tormentato da voglie insoddisfatte e desideri irrealizzabili i fantasmi affamati sono alla continua ricerca di gratificazione per vecchi bisogni insoddisfatti . Sono esseri che hanno scoperto un terribile vuoto dentro di sé, che non vedono l’impossibilità di correggere qualcosa che è già accaduto. Il loro stato di fantasma rappresenta il loro attaccamento al passato.
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