Che siano vere o che siano inventate di sana pianta, le storie di fantasmi sono sempre affascinanti, soprattutto quando sono storie vere. Quella che segue è la testimonianza di un sessantenne scozzese, che quando era ragazzino ha vissuto un’esperienza spaventosa tornando a casa dopo una pomeriggio passato a giocare con un suo amico.
Un Morto Che Ride
Oggi ho 60 anni e sono cresciuto nel Quando piccolo villaggio di Newgalloway, nel bel mezzo delle terre selvagge del sud-ovest della Scozia.
Una sera, quando di anni ne avevo 15, stavo tornando a casa dopo essere stato da un amico. Lungo la strada ho notato che le luci di un’edificio pubblico erano accese in quella che oggi è una sala di lettura. Ai tempi, però, in quella stanza si giocava a Carpet Bowls (una variante in miniatura del gioco delle bocce da giocare in casa su di un tappeto – n.d.e. – ).
Ho pensato che fosse strano, non era la serata in cui si giocava, quel posto sarebbe dovuto essere chiuso, ma potevo sentire tutte le persone che parlavano, ridevano e giocavano.
Sono entrato dal cancello fino alla porta che però, stranamente, era chiusa a chiave. Decido quindi di fare il giro fino alla finestra laterale ma all’intero era tutto buio e non c’era nessuno.
Mi è preso un colpo! Non potevo crederci! Stavo cercando di capire cosa cazzo stava succedendo quando ho sentito una risata provenire dall’interno ma non c’era nessuno lì! Non sono mai stato così spaventato in tutta la mia vita. Sono corso via come un matto!
Ora che sono più vecchio posso onestamente dire che quella era una risata malefica e spero di non sentirla mai più.
Qualche giorno dopo, era la serata delle bocce e quando i giocatori sono andati nella sala hanno scoperto più tardi che il custode si era impiccato ad una trave. Il cadavere non era ancora stato scoperto quando sono passato ed ho sentito le voci e le risate.
Ho ancora gli incubi su quella notte.
