Il fatto che i morti restano nei luoghi dove hanno vissuto, non è proprio vero, almeno non nel modo rappresentato nei film e nei libri horror. A volte le anime sono legate ai luoghi che hanno amato, ma quest’ipotesi non fa parte della maggior parte dei casi. Il più delle volte, i morti rimarranno vicino ai loro cari, ovunque essi si trovino, non attaccati quindi ad una particolare casa.
Perché alcuni morti infestano un luogo particolare?
A volte un’anima ha una storia da raccontare. Ad esempio, luoghi storici come un campo di battaglia possono essere molto infestati. In quei luoghi ci sono state molte morti, tante vite spezzate di gente che aveva ancora molto da raccontare e sogni da realizzare. I nostri libri di storia raccontano una piccola parte della storia. Non capiremo mai le vere esperienze e cosa hanno provato i soldati. A volte i morti si soffermano in questi luoghi per raccontare la loro storia.
In un certo senso le anime che infestano i luoghi sulla terra sono “bloccate”. Potrebbero non accettare di essere morti prima di realizzare tutti i propri desideri. Se solo queste anime, si lasciassero andare dall’altra parte, riuscirebbero a capire quello che è stato della loro vita e della loro morte.
Per fortuna non succede molto spesso che le anime restino intrappolate in questa dimensione. Se accadesse ogni volta che qualcuno viene ucciso, attorno a noi si accumulerebbe un’energia molto densa e dolorosa.
Tutti i luoghi trattengono vibrazioni?
Tutto ciò che abbiamo toccato conserverà un po’ della nostra energia. Le cose vecchie, e i vecchi posti naturalmente ne hanno di più, soprattutto se in quei luoghi si sono verificati eventi molto intensi come gioia, stupore, tristezza, orrore. Una nuova casa non ha alcuna patina emotiva, o comunque possiede molta meno energia di un luogo che esiste da anni e al cui interno si sono svolte molte storie. Inoltre, i vecchi oggetti, specialmente quelli che sono stati maneggiati molto, avranno molta energia.