I genitori di un bambino erano ormai abituati a vedere il loro figlio giocare e parlare con qualcuno che pensavano fosse frutto dell’immaginazione. Questo bambino diceva di avere un’amica immaginaria. L’amicizia immaginaria continuava anche quando il bambino cresceva. Il bambino realizzava anche disegni di questa amica che lui chiamava “la mia amica dal collo rotto”. Fino a quando al bambino un giorno scattarono una foto in cui apparve quello che sembrava uno spettro uguale alla ragazza che il bambino rappresentava nei suoi disegni.
La coppia penava che loro figlio semplicemente disegnasse quella ragazzina così come il loro figlio la immaginava, ma non avevano mai pensato alla possibilità che non si trattasse di semplice immaginazione, ma dello spirito di una defunta.
L’idea del fantasma ha cominciato a sorgere nella testa dei genitori dopo lo scatto di una fotografia al bambino. Nella foto, accanto al bambino si può vedere una figura femminile che indossa un abito rosso, capelli lunghi e la testa inclinata a sinistra. Questa figura evanescente della foto ricalcava perfettamente l’amica nel disegno del bambino. Particolare inquietante è il collo spezzato che appare identico sia nella foto che nei disegni.
Questa storia è diventata virale sui social network ma ha sollevato numerosi sospetti sulla veridicità della stessa. Uno dei punti cardine su cui fanno leva le critiche e che sarebbe impossibile per un bambino realizzare un disegno simile. I tratti e i dettagli sono molto chiari e precisi, rendendo difficile il fatto che il disegno sia stato fatto da un bambino così piccolo.
Come studente di psicologia posso dire che questo disegno non può essere stato fatto da un bambino di età inferiore agli 11 anni a causa della quantità di dettagli anche nei vestiti e di come la ragazza appare nel disegno. Grazie alla trasparenza della ragazza si possono notare le piante dietro di lei. In questo modo è facile capire che si tratta di un fantasma.
Il bambino e l’amica immaginaria, sarebbe quindi una delle tante leggende metropolitane di cui pullula l’internet ma le immagini rimangono senza dubbio affascinanti.
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