Le uniche cose che possiamo sapere con certezza sul Paradiso, sono le quelle rivelate nella Bibbia. Tutto il resto sono solo speculazioni da non prendere in considerazione. La Bibbia ci dice tutto ciò che c’è sapere con certezza sul Paradiso. Ecco alcuni indizi di come è il Paradiso dei Cristiani.
Dove si trova il Paradiso?
- Il fatto più importante da tenere a mente è che il paradiso è un luogo reale . La notte prima di essere crocefisso Gesù disse: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.
- Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io». Due volte in tre versetti Gesù chiama il paradiso come un luogo. Questo significa che il paradiso (“la casa del Padre mio”) è un posto reale, reale come Roma, New York, Londra o Parigi. Il posto chiamato Paradiso è reale quanto il posto che chiami casa. È un luogo reale pieno di persone reali, motivo per cui la Bibbia a volte paragona il Paradiso a una villa con molte stanze (Giovanni 14: 1-3) e talvolta a un’enorme città brulicante di persone (Apocalisse 21).
- La Bibbia ci dice anche che il Paradiso dei Cristiani è la dimora di Dio . Il suo trono è lì, gli angeli sono lì e il Signore Gesù Cristo è in cielo. Filippesi 3:20 dice molto chiaramente che “La nostra patria invece è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo”. Ecco perché Gesù disse al ladro sulla Croce: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso». (Luca 23:43).
- La Bibbia suggerisce che il Paradiso dei Cristiani non è così lontano come potremmo pensare. Poiché il paradiso è un luogo reale, a volte pensiamo che debba essere al di fuori del nostro universo attuale, il che significherebbe che è distante miliardi e miliardi di anni luce. Tuttavia, è molto chiaro che i primi cristiani capirono subito che dopo la morte sarebbero passati immediatamente da questa vita alla presenza di Cristo in Paradiso. Come potrebbe essere possibile se il Paradiso fosse situato oltre la galassia più lontana? No. Il Paradiso è un luogo molto vicino.
Ebrei 12: 22-24 ci suggerisce qualcosa di sorprendente: “Voi vi siete invece accostati al monte di Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti portati alla perfezione, al Mediatore della Nuova Alleanza e al sangue dell’aspersione dalla voce più eloquente di quello di Abele”.
Insomma vale a dire che:
Non siamo così lontani dal paradiso dei Cristiani e dagli angeli. Anche i nostri cari in Paradiso non sono così lontani. Non siamo così lontani da Dio e da Gesù.
Il paradiso è un posto reale, è dove si trova Gesù in questo momento, e non è lontano da noi.
Com’è fatto il paradiso?
Purtroppo la Bibbia non fornisce molte informazioni, ma soltanto qualche frase poco descrittiva che ci fa capire che il Paradiso è:
-La dimora di Dio ( Salmi 33:13 ).
-Dov’è Cristo oggi ( Atti 1:11 ).
-Dove vanno i cristiani quando muoiono ( Filippesi 1: 21-23 ).
-La casa del Padre ( Giovanni 14: 2 ).
-Una città progettata e costruita da Dio ( Ebrei 11:10 ).
-Un paese migliore ( Ebrei 11:16 ).
Tuttavia siamo abituati a sentirci raccontare che il Paradiso è un luogo dove le strade sono lastricate d’oro, i cancelli sono fatti di perle e le pareti sono fatte di gioielli preziosi. Questa descrizione arriva diritta dal libro dell’Apocalisse (21) e offre l’immagine più nitida dell’intera Bibbia. Probabilmente la descrizione sarà vera ma l’unica cosa certa è che il Paradiso sarà molto più grande di quanto immaginiamo.
C’è una divertente storiella a tal proposito:
Un uomo molto ricco, sul letto di morte, è riuscito a convincere Dio a concedergli il permesso di portare con sé in paradiso suoi tesori terreni. Dio rimase sorpreso da richiesta molto insolita, ma poiché quest’uomo gli era stato eccezionalmente fedele, concesse il permesso di portare solo una valigia. Quando arrivò il momento, l’uomo si presentò ai cancelli di madreperla, con la sua valigia, così pesante da dover usare entrambe le mani per portarla. L’uomo l’aveva infatti riempita con tanti lingotti d’oro quanti ne poteva contenere. San Pietro gli disse: «Scusa, conosci le regole, non puoi portarle con te beni materiali». Ma l’uomo protestò: “Dio ha detto che potevo … una valigia”. San Pietro controllò, e scoprì che l’uomo aveva in effetti il permesso di Dio. «OK, ma dovrò esaminare il contenuto prima che tu passi». Così San Pietro aprì la sua valigia e sorpreso chiese all’uomo: «Hai portato il pavimento?»
Quanto descritto nell’Apocalisse ha lo scopo di dirci che le cose che apprezziamo così tanto in questa vita terrena sono la base per spianare le strade del Paradiso.
Da chi è abitato il paradiso?
Non è difficile rispondere a questa domanda. Dio è nei cieli perché il cielo è la sua dimora. Il Signore Gesù è salito in cielo da quando è asceso dalla terra, poco dopo la sua risurrezione ( Atti 1: 9-11 ). La Bibbia ci dice anche che gli angeli sono in Paradiso. Ci sono miriadi di angeli, un numero sconfinato di esseri celesti, tutti che servono il Signore in vari modi.
Anche i Santi che sono morti su questa terra sono in Paradiso. La Bibbia insegna che alla morte tutti si trovano alla presenza del Signore Gesù Cristo.
Tuttavia, non tutti sono in paradiso. Alcune persone non ce la faranno. La Bibbia parla dei salvati e dei perduti.
I salvati sono coloro che confidano in Gesù Cristo come loro eterno Salvatore. I perduti sono quelli che non si fidano di Cristo come Salvatore. Questa è la grande linea di demarcazione dell’umanità: o sei salvato o sei perso. E non esiste una categoria media. Trascorrerai l’eternità in paradiso o l’eternità all’inferno.
Dio ha detto che i salvati di tutte le età andranno in Paradiso. Saremmo sorpresi di quanta gente che mai ci aspetteremmo di trovare lì è invece in Paradiso. Certamente il Paradiso sarà meraviglioso più di quanto immaginiamo e la sua popolazione sarà più diversificata di quanto ci aspettiamo. La cosa certa è che nessuno andrà in paradiso se non per la grazia di Dio e per i meriti del sangue di Gesù Cristo. Chi dice “No” a Gesù, non ha speranza di andare in paradiso.
Una domanda che molti si pongono è … gli animali vanno in paradiso? In questo articolo di Dopo La Morte ne parliamo nello specifico.
Cosa si fa in paradiso per tutto il tempo?
Anche per questa domanda, la Bibbia non ci risponde in maniera esaustiva. È facile tuttavia supporre che il Paradiso dei Cristiani non sia noioso ma molto più divertente della migliore festa a cui qualcuno abbia mai partecipato.
Allora cosa faremo per tutta l’eternità? La risposta è: aiuteremo Dio a gestire l’universo, proprio come Luca 19: 11-27 ci insegna:
(Gesù) Disse dunque: «Un uomo di nobile stirpe se ne andò in un paese lontano a prendere in suo possesso un regno e poi ritornare. Chiamò dieci dei suoi servi e dette loro dieci mine dicendo: “Mettetele a frutto fino al mio ritorno”.
Ma i suoi concittadini lo odiavano ed inviarono dietro di lui un’ambasciata a dire: “Non vogliamo che costui regni sopra di noi”. Quando fu di ritorno, dopo aver preso possesso del regno, fece chiamare a sé quei servi ai quali aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno l’aveva fatto fruttare.
Si presentò il primo e gli disse: “Signore, la tua mina ne ha fruttate dieci”. “Bene, servo buono, gli rispose, perché sei stato fedele nel poco, prendi il governo di dieci città”. “Venne poi il secondo e disse: “La tua mina, o Signore, ne ha fruttate cinque”. “Tu pure, gli rispose, sii a capo di cinque città”.
Poi venne un altro e disse: “Signore, ecco la tua mina che io ho custodito avvolta in un pezzo di panno. Ho avuto paura di te, che sei un uomo severo; tu cogli ciò che non hai piantato, e mieti ciò che non hai seminato”. “Ed egli a lui: “Dalle tue parole ti giudico, servo iniquo! Tu sapevi che io sono un uomo severo, che colgo ciò che non ho piantato, e mieto ciò che non ho seminato! Perché, dunque, non hai messo il mio denaro in una banca? Al mio ritorno io l’avrei potuto esigere con l’interesse”.
Poi disse a quelli che erano presenti: “Riprendetegli la mina e datela a colui che ne ha dieci. Gli osservarono: “Signore, egli ha dieci mine”. “lo vi dico: a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. Intanto conducete qui i miei nemici, quelli che non volevano che io regnassi sopra di loro, e sgozzateli in mia presenza ».
Questa parabola può essere intesa come un’immagine di quello che sarà il paradiso. Useremo i nostri doni per amministrare il nuovo cielo e la nuova terra. I fornai cuoceranno, gli insegnanti insegneranno, i cantanti canteranno e suppongo e i predicatori predicheranno. Nessuno starà seduto su una nuvola a mangiare uva e lucidare la sua aureola.
Se volete capire il punto di vista del Popolo Islamico, potete dare un’occhiata a questo articolo