Cultura

La bilocazione di Padre Pio da Pietralcina

La bilocazione è un dono speciale di Dio che permette ad un di trovarsi in due luoghi nello stesso tempo. Dio usa sempre questo dono per atti di misericordia o di carità che devono essere compiuti dal Santo, in circostanze in cui è fisicamente impossibile per il Santo essere presente.

Sebbene il dono della bilocazione sia stato concesso ad innumerevoli santi, i casi più famosi e documentati sono avvenuti in tempi relativamente recenti e riguardano la straordinaria di San Padre Pio da Pietrelcina (1887-1968).

A proposito del della bilocazione. Un giorno un monaco parlava con Padre Pio della bilocazione di Sant’Antonio da Padova, apparso miracolosamente a . «Forse questi privilegiati del Signore non sanno nemmeno quando avviene la loro bilocazione». Ma Padre Pio lo interruppe, così come farebbe chi ha evidente esperienza: «Certamente lo sanno. Non possono però sapere se è il corpo o è l’ quella che si muove, ma sono molto consapevoli di ciò che accade e di dove stanno andando».

Ecco alcune testimonianze dello straordinario fenomeno della bilocazione di da Pietralcina.

Miracolo Abruzzese

La signora Concetta Bellarmini di S.Vito Chietino, in Abruzzo, racconta di essersi ammalata di un’improvvisa infezione del seguita da polmonite bronchiale e febbre molto alta. Era ridotta così male che i medici avevano perso la speranza di salvarla. La signora Bellarmini aveva assunto un colorito giallognolo forse a causa dell’infezione che si era diffusa in tutto il suo corpo.

Un parente di Concetta l’esortò a rivolgere le sue preghiere a Padre Pio. Concetta non aveva mai incontrato o visto Padre Pio. Più tardi, dopo aver pregato, all’improvviso e in piena luce del giorno le apparve un monaco stigmatizzato. Sorridendo la benedisse senza toccarla mentre si trovava al centro della stanza. Padre Pio annunciò: «Domenica mattina sarai guarita», per poi scomparire, lasciando dietro di se un buon profumo che anche la cameriera di Concetta Bellarmini avvertì distintamente.

Dopo questa visita la carne di Concetta tornò ad avere un colorito roseo, e la febbre cessò del tutto. Nel giro di pochi giorni la signora Bellarmini era completamente guarita. Concetta e suo fratello si recarono a San Giovanni Rotondo per vedere se il monaco apparso nella stanza fosse Padre Pio. Una volta arrivati al Monastero incrociando Padre Pio in chiesa, Concetta si è girata verso suo fratello e ha esclamato: «Eccolo, è lui!».

«Io Sono Padre Pio»

Il signor Bugarini Arturo di Ancona fu sollecitato dai suoi a rivolgersi a Padre Pio per la guarigione del suo ragazzo. Mentre era in piedi vicino al capezzale del figlio gravemente malato si sentì toccare alla spalla con tre colpi consecutivi. Nello stesso tempo, Arturo sentì distintamente una voce che diceva “Io sono Padre Pio, sono Padre Pio, sono Padre Pio”.

Il suo corpo fu circondato da un calore intenso, come se fosse vicino a una fiamma intensa. Poi, così come era arrivata, la sensazione di colpo cessò. La guarigione del figlio non tardò ad arrivare. Tempo dopo, padre e figlio visitarono il monastero per ringraziare Padre Pio per la guarigione miracolosa e la conversione spirituale del padre e di tutta la famiglia Bugarini.

Una doppia bilocazione

Il 20 luglio del 1921 Monsignor D’Indico di Firenze era solo nel suo studio. D’un tratto la sensazione di avere qualcuno alle sue spalle. Si voltò e vide la fugace figura di Padre Pio che subito si dissolse. Monsignor D’Indico usci dalla stanza e andò a raccontare l’accaduto ad un cappellano. La sorella di Monsignor D’Indico era molto malata e così, il cappellano, ascoltato il racconto pensò che si fosse trattato di un’allucinazione dovuta all’ansia del Monsignore nei confronti della sorella malta. Per distrarlo dai suoi pensieri, quindi, il cappellano lo invitò a fare una breve passeggiata.

Tornati in convento, chiamarono in ospedale e la sorella del Monsignor D’Indico racconto che poco prima, probabilmente nella stessa ora in cui il fratello si era trovato in presenza di Padre Pio, raccontò di aver visto entrare nella sua stanza un monaco che le si avvicinò e disse: «Non temere, domani la febbre sparirà e tra pochi giorni non ci sarà più traccia della tua »

«Ma padre» rispose lei alla figura, «sei dunque un santo?»

«No, sono solo una creatura che serve il Signore attraverso le sue misericordie» «Lascia che io baci il tuo abito, padre»
«Bacia il della passione» disse Padre Pio, mostrando le sue mani trafitte e sanguinanti.
«Padre, ti raccomando mio marito e mio figlio»
«Prega, prega affinché tu possa essere buona e avere la certezza che tuo figlio sarà sotto la mia protezione», e benedicendola scomparve.

Otto giorni dopo era completamente guarita.

Padre Pio e il Generale Cadorna

La prima guerra mondiale infuriava in tutta Europa. Un giorno Cadorna, generale dell’esercito italiano, era nel suo studio immerso in uno studio profondo. Si teneva la testa tra le mani, pensando a tutti i giovani italiani che, per amore della patria, avrebbero dovuto rinunciare alla vita, quando all’improvviso sentì un fortissimo profumo di rose che aleggiava nella stanza. Alzando la sua venerabile testa, fu stupito nel vedere un monaco dall’aria serafica e con le mani sanguinanti. Passandogli davanti, il monaco disse,”Stai calmo, nessuno ti farà del male.”

Il monaco scomparve insieme, al profumo. In seguito Cadorna raccontò ad un amico francescano della sua visione e quando menzionò il profumo il francescano disse: «Eccellenza, lei ha visto Padre Pio» e così raccontò al generale tutto del monaco di Pietralcina. Il generale decise di visitare San Giovanni Rotondo e quando vi arrivò in incognito, fu subito avvicinato da due cappuccini, che avevano riconosciuto il generale anche se stava cercando di passare in osservato indossando abiti civili. I cappuccini si avvicinarono al colonnello e gli dissero: «Eccellenza, Padre Pio ti sta aspettando. Ci ha mandato per incontrarti».

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