La morte è un evento che ha sempre suscitato timore e preoccupazione nell’uomo, e la tradizione della Campania non fa eccezione. In questa regione, infatti, sono presenti molte superstizioni e credenze legate alla morte, nonché creature mitologiche e paranormali che si dice siano collegate a questo evento.
La Morte nelle superstizioni della Campania è una figura femminile
Uno degli esseri mitologici più conosciuti della Campania è la “Morte“, una figura femminile che si dice porti la morte a chi incrocia il suo sguardo. Si racconta che la Morte si presenti sotto forma di una donna anziana, vestita di nero, con un cappuccio che le copre il viso. La sua presenza vicino a una casa è segno di disgrazia imminente.
Il Fattucchiero
Un’altra creatura legata alla morte nella tradizione della Campania è il “Fattucchiero“, una figura maschile che si dice abbia il potere di provocare la morte con il solo utilizzo della magia nera. Si racconta che il Fattucchiero sia in grado di trasformarsi in diverse forme, come quella di un lupo o di un gatto nero, e che possa causare malattie e sfortune a chi lo vede o lo evoca.
Anche gli animali sono al centro delle superstizioni legate alla morte nella tradizione della Campania. Si dice, ad esempio, che incontrare un gatto nero sia segno di sfortuna imminente, mentre incontrare una farfalla bianca sia segno di buon auspicio. Inoltre, si ritiene che i corvi siano portatori di sfortuna e che, se ne si incrocia uno per strada, bisogna fare il segno della croce per allontanare il male.
La Numerologia Napoletana
Tra le superstizioni legate alla morte nella tradizione della Campania, ci sono anche quelle legate ai numeri. Si dice, ad esempio, che il numero 17 sia portatore di sfortuna, mentre il numero 13 sia considerato un numero di buon auspicio. Inoltre, il numero 3 è considerato un numero magico, che può proteggere dalla sfortuna e dalla malattia.
In conclusione, la tradizione della Campania è ricca di superstizioni e credenze legate alla morte, che testimoniano la profonda preoccupazione degli uomini per l’aldilà e la paura dell’ignoto. Anche se molte di queste credenze sono ormai cadute in disuso, alcune di esse resistono ancora oggi, testimoniando la ricchezza culturale di questa regione e l’importanza della memoria storica per comprendere il presente.
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