La morte di Caronda d’Italia fu piuttosto insolita, sebbene coerente. In effetti, la sua morte è considerata rispettosa. Alcuni considerano il suo gesto come un atto di voler seguire una legge stolta mentre per altri rappresenta un atto di uguaglianza: Le leggi sono uguali per tutti, anche per il legislatore stesso.
Caronda D’Italia
Charondas era un legislatore italiano. Visse intorno al 700 aC e si crede che sia il discepolo di Pitagora. Le sue leggi scritte furono ampiamente accettate in quasi tutta Italia.
Secondo i testi scritti, Caronda emanò una legge secondo la quale “chiunque entri nell’assemblea pubblica con un’arma sarà punito con la morte”. In una sfortunata occasione, egli stesso portò la sua spada all’assemblea. Essendo un uomo nobile com’era , si pugnalò a morte per seguire la legge che egli stesso aveva fatto.
Caronda d’Italia può essere quindi definito sciocco e nobile allo stesso tempo. Il fatto che la legge sia la stessa per tutti e quindi anche per se stesso è vero. Caronda ha infranto la sua stessa legge e si è condannato a morte. Tuttavia il fatto che egli stesso abbia dimenticato di seguire ciò che aveva legiferato è stato piuttosto sciocco.
Soltanto un mito?
Forse apocrifa, la storia di Caronda trae probabilmente ispirazione dal personaggio più antico di Zaleuco. Legislatore greco del VII secolo a.C., Zaleuco è spesso considerato l’autore del primo codice di diritto greco scritto: il Codice locrese. Zaleuco dispose molte dure punizioni per una grossa varietà di reati. Il folklore greco raccontava di come Zaleuco, per risparmiare suo figlio, si fosse accecato da un occhio seguendo la sua stessa legge dopo che il suo primogenito aveva commesso adulterio. Parimenti, dopo aver dimenticato di togliere la spada all’ingresso, Zaleuco entrò anch’egli in Senato con le armi e di conseguenza si gettò sulla sua stessa spada come pubblico sacrificio alla sovranità della legge.
Tra le altre Morti Insolite c’è anche quella di Draco di Atene e ne parliamo in questo articolo di Dopo La Morte!
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