Certo, si viene cremati dopo la morte, ma l’obiettivo di Xinglai (“Svegliati”), un simulatore di morte a Shanghai non è chiaramente ricreare un’esperienza reale, ma soddisfare una curiosità morbosa.
I visitatori del simulatore sceglieranno se sacrificare se stessi o un’altra persona, spiegando le motivazioni del sacrificio. Compiuta la scelta, ci si sdraia su di un nastro trasportatore che conduce in un tunnel che simula un forno crematorio.
Il finto emette aria calda a 40 gradi Celsius. mentre fiamme sono proiettate sulle sue pareti.
Ma oltre ad essere un simulatore di morte, l’attrazione è anche una simulazione di nascita. Questo simulatore di nascita, tuttavia, non fornisce quelle che sono le tipiche esperienze della vita prima della nascita.
Una volta bruciati vivi, infatti, il viaggio sul nastro trasportatore continua fino ad arrivare, attraverso un utero in lattice, ad una stanza bianca che sta a simboleggiare la “rinascita” della persona.
I visitatori hanno anche la possibilità di annotare su di un foglio di carta i loro problemi, pensieri e riflessioni prima di “morire”. Al termine dell’esperienza, sceglieranno di conservare i biglietti con i loro pensieri o di sminuzzarli per una sorta di catarsi.
La nascita di un’idea
L’idea per questo singolare simulatore è scaturita in una maniera altrettanto singolare. Il titolare dell’attrazione, Mr. Ding e il suo socio Huang Wei-ping erano un giorno in visita ad un vero crematorio. Mr Ding e ha chiesto al titolare del crematorio se fosse possibile essere messi nella la fornace con ovviamente le fiamme spente.
Ding è entrato per primo nel forno mentre fuori, sia Huang che il titolare del crematorio erano piuttosto nervosi. Di solito si tratta solo di mettere persone in un forno crematorio, non di farle uscire! Quando fu il suo turno, Huang trovò l’esperienza insopportabile.
«Cominciavo a sentire molto caldo. Non riuscivo a respirare e credevo davvero di morire», ha detto Huang.
La coppia di imprenditori afferma che il realismo è essenziale per portare i partecipanti a pensare davvero di essere tra la vita e alla morte.